Mi chiamo Pierantoni. Luigi Pierantoni. Già, come altri due miei cugini, figli di Paolo e Lucia, porto il nome di Luigi, nostro nonno, che come ben sapete non abbiamo mai conosciuto. Fu attraverso Lea, sua moglie e mia dolcissima nonna, che ho imparato a conoscere questa immensa, eroica eppur umanissima figura, che negli anni ho introiettato e con la quale oggi fieramente convivo. In quei momenti nei quali nonna mi parlava di Luigi ero rapito...
Diceva di quanto fosse fortemente legato al suo lavoro di medico e ai suoi pazienti, per i quali si prodigava con grande impegno e con il poco tempo che gli rimaneva faceva il padre e il marito. Compiti ai quali, assicurava Lei, non avrebbe mai rinunciato, perché senza di loro diceva di essere incompleto!
Potete immaginare...
perquesto piccolo bambino ,che ascoltava le storie di un eroe di guerra che aveva osato sfidare i cattivi...
L’ho amato alla follia!
Fra i ricordi ne ho due particolari:
Verso i 12 anni, proprio il 24 marzo data memore dell'Eccidio delle Fosse Ardeatine, mio padre mi chiamò nel suo studio a casa nostra ad Aosta, prese da un armadio una scatolina di legno e mi disse: ‘Luigi, questo è ciò che fu raccolto alle Fosse Ardeatine dal corpo di tuo Nonno: le mostrine, gli occhiali, la sua adorata penna, una foto della famiglia, il fregio della Croce Rossa; quando non ci sarò più, l’avrai tu’. E l’ho avuta.
Qualche anno più in là il mio papà, medico come il nonno, mi portò a vedere la sua tomba. Piansi, sebbene non lo avessi mai conosciuto. Piansi perché sapevo che professionalmente non avrei mai seguito le sue orme. Piansi sapendo che le ultime ore le aveva passate da solo, dolorante per le torture subite e le offese al suo paese, avvolto dalla divisa che Lui amava e ha rispettato sino all’ultimo respiro. Piansi perché quasi sentivo la sua mano che mi accarezzava e sorridendomi mi diceva quanto gli mancassi. Piansi perché in quel momento capii quanto lui mi mancasse!
Oggi mio nonno sarebbe in prima linea con voi a combattere questa brutta pabdemia, pronto come sempre a spendere la sua vita per i suoi pazienti e per la sua amatissima Italia!!!
Da parte mia,
Grazie a voi Medici Infermieri e personale in ogni Ospedale e in qualsiasi altra struttura sanitaria, graz or per ciò che fate e per come lo fate”.
Il Tenente medico CRI Luigi Pierantoni diede la vita 76 anni fa alle Fosse Ardeatine.
la Croce Rossa Italiana gli conferì la Medaglia d’Oro al Merito; il Comune di Roma dedicò strade che conducono alla caserma sede dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare CRI, anch’essa intitolata al Tenente Luigi Pierantoni. |