Mercoledì 27 luglio scorso si sono svolti i funerali per il cimitero di Villa Rovere dello scultore Sergio Landi, nato a Cesena nel 1929.
Landi era un abile scultore autodidatta e dal dicembre del 1962 da Villa Selva si era trasferito a Ladino di Forlì.
Sin da ragazzo si specializzò nell’intaglio del legno e nella manipolazione della creta, una pratica che verso il 1975 lo portò, con paziente ed accurato lavoro, a scolpire a tutto tondo statue in legno di segno primitivo, ma ciò che lo distinse, in alcuni capolavori di tipo rodiniano, fu la capacità di estrarre dalla pietra arenaria-silicea grandi statue dai massi che egli stesso sceglieva lungo il corso del fiume Montone.
Sergio Landi è stato un artista puro e spontaneo, molto apprezzato fino agli anni Ottanta, ma poi dal carattere schivo e riservato si era ritirato in una privatezza quasi claustrale, lontano dalle cronache e dal clamore artistico che già lo aveva raggiunto.
Forlì, 30 luglio 2011
Gilberto Giorgetti
Sergio Landi - La vendemmia - pietra arenarea-silicea
Sergio Landi nella propria casa di Ladino
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