«Infermieri e operatori firmano tutti in ogni camera un registro di tracciabilità - spiega Cicognani - In caso di positività è più facile ricostruire la "storia"»
IlCovid-19è esploso e si è propagato a macchia di leopardo nelle case di riposo del Forlivese, alcune delle quali ne sono state investite pesantemente e altre ne sono rimaste esenti. Né buoni né cattivi, però. Prima c'èil giusto o sbagliato, inteso come comportamento adottato per porvi un argine. Alcuni di questi sono stati inefficaci o forse errati, altri giusti e proficui come nel caso della "Paolo e Giselda Orsi Mangelîi", la grande casa di riposo di Vecchiazzano che a tutt'oggi non presenta casi di positività al nuovo Coronavirus né tra gli ospiti né trail personale. Non è l'unica risparmiata o quasi, dal problema (un caso c'è stato ma non ha avuto strascichi), ma è sicuramente un "caso" da analizzare per come è riuscita ad evitarlo. Con unpizzico di fortuna, certo, ma anche «grazie alla straordinaria responsabilità dei nostri operatori e a un'organizzazione approntata alla massima prudenza sin dai primi segnali dell'epidemia: in una realtà complessa, serve fare poche cose, in modo semplice ma rigoroso» ... |