Ancora non ci sono tempi certi e l'opera non è ancora stata finanziata da Anas. Per la realizzazione del terzo lotto della Tangenziale Est, che garantirà il collegamento con l'ospedale, il Comune di Forlì ha chiesto ad Anas di partecipare alla riprogettazione.
Ancora non ci sono tempi certi e l'opera non è ancora stata finanziata da Anas. Per la realizzazione del terzo lotto della Tangenziale Est, che garantirà il collegamento con l'ospedale, il Comune di Forlì ha chiesto ad Anas di partecipare alla riprogettazione di questo tratto dell'infrastruttura. Lo spiega a ForliToday l'assessore ai lavori pubblici Francesca Gardini: “Il progetto originale risale a circa 10 anni fa e la precedente amministrazione aveva fatto un aggiornamento dei prezzi, come richiesto da Aans, ma ora, in seguito al cambio di diverse normative, è necessaria la riprogettazione, che richiederà un investimento di circa 500mila euro”
L'opera, che inizialmente doveva avere un costo di 48 milioni di euro, dopo l'aggiornamento dei prezzi richiedeva circa 60milioni per la realizzazione. “Per la prima volta dal 2011 Anas dovrebbe mettere in campo un piano di investimenti quinquennale e il nostro obiettivo è avere il progetto pronto perchè possa essere inserito in questo quadro, per questo abbiamo chiesto la partecipazione alla riprogettazione, che garantirebbe un segnale importante. Abbiamo contatti costanti, ci siamo recati a Roma non molto tempo fa con il deputato Marco Di Maio ed abbiamo parlato anche con l'assessore regionale ai trasporti. Stiamo lavorando anche per la modifica dell'accordo tra Comune ed Ente nazionale per le strade, chiedendo di prendere carico diversi tratti stradali, tra i quali quello di via Brunotto, per risolvere il problema dell'isolamento della chiesa di Pieveacquedotto, in seguito ai lavori per l'ultimo lotto inaugurato”.
La speranza dunque è quella che il Terzo lotto della tangenziale Est venga inserito nel prossimo piano investimenti di Anas
IL TERZO LOTTO, SECONDO IL PROGETTO ORIGINALE - Il tracciato ha inizio sulla sede attuale di via del Guado immediatamente ad est del ponte sul Fiume Montone e dopo circa 500 m si incontra lo svincolo dell'Ospedale "Pierantoni". Proseguendo, in direzione Est, si scavalca la via del Partigiano (SP. 56) con un viadotto a 3 campate lungo circa 100 m. Dopo circa 200 metri si sovrappassano il Rio Ronco e poi il Fosso Cavone, giungendo così all'imbocco della galleria "Vecchiazzano", con cui si sottopassa la via Castel Latino. Percorsi circa 450 m di galleria, si ritorna a raso, all'altezza del cimitero di Vecchiazzano, dove si oltrepassa il Fiume Rabbi con un ponte lungo 90 m. Appena passato il ponte, s’imbocca la galleria "Appennino", con la quale si sottopassano via dell'Appennino e via Cangini. Usciti dalla galleria, lunga circa 450 m, ha inizio il viadotto con cui si scavalca via Placucci, lungo 70 m . Il 3° lotto termina in corrispondenza della rotatoria di via Placucci, per uno sviluppo complessivo di oltre 3 km. |