27/12/2024 | 2429 articoli | 1636 commenti | 960 utenti iscritti | 6803 immagini | 53653360
login | registrati


Ultimi e i più Cliccati
Argomenti
67
25
17
169
11
69
20
22
7
4
2
366
215
57
27
21
29
9
89
25
23
159
364
5
27
3
5
2
104
6
9
23
12
12
41
54
118
6
20

Marzo 2025
L M M G V S D
12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31

- - - - - - -

Articolo inserito da Gilberto Giorgetti in data 13/08/2006
Il paese
letto 16273 volte in 18 anni 4 mesi e 21 giorni (2,42)
Galleria fotostorica - Il cilindro sistema la strada davati al Gnu (1956)
Nella foto - Il cilindro nei pressi della casa del Gnu.
Dopo numerose proteste dei paesani, che lamentavano la strada sconnessa - una di queste proteste, addirittura, finì sul giornale con tanto di foto: si vedeva un gruppo di persone che zappava e piantava fagioli in mezzo alla strada - nel 1956 il Comune di Forlì iniziò i lavori di asfaltatura della via Castel Latino, primo tratto, con un costo di £. 9.397.500.
Notare il pioppo, che ora non esiste più, davanti al mulino Spazzoli.

Un tempo nella campagna romagnola usava piantare due pioppi all’ingresso di una proprietà o di un podere. Così anche nel caso del mulino Spazzoli in origine i pioppi erano due, le cosiddette “Piopi a la spurtëla” (Pioppi alla porta, entrata) di spallicciana memoria. Inoltre, il primo giorno di maggio, sempre in Romagna, usava mettere un ramo (frasca) di pioppo alla finestra di ogni casa perché “al furmigh al na d’intrê a magnê in tla mi cà…” (le formiche non debbono entrare in casa per mangiare il raccolto… in particolare il grano che volentieri trasportavano dai granai nelle loro tane). Questa simpatica e decorosa tradizione, come tante altre, purtroppo si è persa.
Ritornando ai pioppi del mulino Spazzoli, questi contenevano entrambe le tradizioni, ma poi successe che quello di sinistra morì e l’altro lo seguì dopo breve tempo.


fai conoscere questo articolo ad un amico


Commenti
 
commenta questo articolo
PENCIL ©
Copyright 2006-2024
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
 
     
torna su