Articolo inserito da Pino Casadei in data 15/04/2012
Personaggi
letto 33785 volte in 12 anni 6 mesi e 23 giorni (7,37)
25° anniversario di Don Biagio Fabbri
1987 DON BIAGIO FABBRI 2012
Vogliamo ricordarlo a 25 anni dalla sua scomparsa CHIESA PARROCCHIALE di VECCHIAZZANO SABATO 5 MAGGIO 2012 ore 20 - S. MESSA
Don Biagio Fabbri nacque a S. Martino Villafranca il 27 aprile 1902, da genitori contadini. Subito dopo la sua ordinazione sacerdotale fu nominato parroco di Malmissole dove rimase per 5 anni, e nel 1931 gli fu affidata la parrocchia di Vecchiazzano dove svolse la sua opera, amato e stimato fino al 1978, anno in cui rinunciò per motivi di salute, e si ritirò presso il suo ex parrocchiano Don Domenico Ghetti alla Cava. Qui continuò il suo ministero pastorale fino al 2 maggio 1987, giorno della sua morte.
---------------------------------------
Quando Don Biagio giunse a Vecchiazzano, la chiesa era in pessime condizioni, e siccome non era possibile una radicale ristrutturazione, decise di costruirne una nuova di fianco alla vecchia, nello spazio occupato in parte dal cimitero parrocchiale, che da qualche anno era stato realizzato dal Comune dietro alla chiesa. Nel 1942 iniziò la costruzione della nuova chiesa, che rimase incompiuta per motivi bellici, e prima di essere dedicata al culto, venne utilizzata per lo sfollamento della Biblioteca Comunale di Forlì. Dopo il passaggio del fronte, che vide a Vecchiazzano una serie di episodi crudeli, Don Biagio si dette a grandi opere. In un bombardamento del 1944 la sua casa natale fu completamente distrutta, e vi rimasero uccisi tutti i suoi 9 familiari. Rimasto solo, impiegò i beni della famiglia per terminare la chiesa e per costruire il campanile. Ristrutturando parte della vecchia chiesa edificò la canonica, e agli inizi degli anni ’60 realizzò il teatro parrocchiale con annesso il circolo ricreativo. Ma la sua opera più significativa dal punto di vista sociale, e realizzata con mezzi personali, fu la costruzione della Scuola Materna. Di carattere umile, ma ricco di spirito apostolico, amò i bambini ed ebbe un particolare interesse per la cultura dei giovani, utilizzando per la loro formazione il teatro e le gite. Agì sempre in piena libertà e nel rispetto degli altri, e per questi motivi è stato sempre benvoluto da tutti, pur operando in una frazione ”difficile” come era Vecchiazzano a quei tempi. A perpetuare il ricordo di Don Biagio, in quella che è stata per 47 anni la sua “terra di missione”, restano le opere realizzate con tanti sacrifici, il monumento a lui dedicato, ed una via che per volere dei parrocchiani porta il suo nome.
Commento inserito da
Pino Casadei in data 24/04/2017 11:33:20
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=1345&i=1583
2 maggio 1987 2 maggio 2017
A trent'anni dalla scomparsa di Don Biagio Fabbri, che ha retto in modo esemplare la parrocchia di Vecchiazzano dal 1931 al 1978, mi piace ricordare cosa disse di lui uno dei suoi “ragazzi” alla presentazione del libro “DON BIAGIO FABBRI UN UOMO UN PRETE UN TESTIMONE” nel 1997,in occasione del decennale della sua morte.
“Per chi volesse sapere che cosa aveva di speciale questo prete di campagna, che ancora oggi richiama gente e fa parlare di sé, vorrei tentare di dare il mio punto di vista, ovviamente del tutto personale, alimentato com’è dai ricordi degli anni verdi da me trascorsi a Vecchiazzano. Io credo che le caratteristiche più straordinarie di Don Biagio, viste a distanza di decenni, quando le emozioni e i ricordi sono stemperati dalla maturità e dall’esperienza di molta vita vissuta, fossero un’eccezionale bontà d’animo, un amore immenso per la sua missione di pastore d’anime in una terra refrattaria, non molto benevola coi preti, quale era allora Vecchiazzano, una pazienza sterminata coi giovani che egli amava con gli stessi sentimenti di un padre, attento alla loro crescita, sia spirituale che fisica e culturale, quasi pianticelle esposte a tutti i venti e a tutte le intemperie. Credo abbia rappresentato per tanti di noi la figura di un secondo genitore: che tollerava anche le mancanze più esorbitanti, che assorbiva in silenzio le innumerevoli delusioni che la sua azione ed il suo insegnamento dovevano incontrare ogni giorno, che continuava imperterrito, con una testardaggine santa ed ineffabile, a predicare comunque il buon comportamento davanti a Dio e agli uomini. Non l’ho mai visto scomporsi nel suo credo e nel suo dare l’esempio. Come una roccia, granitica figura scolpita con tratti rudi e non certo fini, avvolto nella grande tonaca nera che spesso portava i segni dei lavori manuali ai quali pure dedicava tanta energia, egli ha sempre mantenuto coerenza, fede, coraggio, continuando instancabile, fino a che ha potuto, il suo lavoro di grande seminatore. Ho accennato al suo esempio in quanto, più di una volta, in quelle discussioni sempre attuali che trattano di sacerdoti e della loro vita privata, davanti a purtroppo facili generalizzazioni che fanno di ogni “mala” erba un fascio, ho richiamato la figura di Don Biagio come riferimento di una vita eletta di sacerdote: sempre ho trovato immediato ed ampio rispetto, ed uno spontaneo concorde atteggiamento di riconoscenza e deferenza.”
Nel 1997 il “Comitato Amici di Don Biagio “oltre alla realizzazione del libro dedicato al nostro parroco, curò la ricostruzione della celletta votiva situata in Via Castel Latino, di fronte alla scuola elementare. Tale ricostruzione si rese necessaria perchè la celletta, da anni esistente, era andata distrutta in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel 1988. Il manufatto fu realizzato sul terreno che si trova sul retro della chiesa, e poi trasportato e collocato nello stesso posto dove era situata la celletta precedente, solo un po' più arretrata rispetto al ciglio della strada. Le foto sopra, ci documentano tutte le fasi della sua realizzazione, fino alla inaugurazione avvenuta il 25 maggio 1997.
Nato a S.Martino in Villafranca nel 1902. Parroco di Vecchiazzano per quasi mezzo secolo. Nel 1944 la sua casa natale venne distrutta da un bombardamento e rimasero uccisi tutti i componenti della famiglia. Con la somma ottenuta per danni di guerra, Don Biagio fece costruire in Vecchiazzano una sc...
La vecchia chiesa di Vecchiazzano
Nel 1947, don Biagio Fabbri prima di demolire la vecchia chiesa e la canonica, già rovinate dai bombardamenti, cercò di salvare quanto era possibile della pianta originale di questa pieve. Fin dal 1946 fece alcuni sondaggi nei vecchi muri e constatò che l’unica par...
La celletta votiva della “Vergine Addolorata” di Vecchiazzano Non si conosce la data di esecuzione di questa celletta, ma dalla tipologia dei mattoni si presume sia stata eretta nella seconda metà del XIX secolo, quando a Vecchiazzano fu costruito il ponte sul fiume Rabbi.&nb...
Nella foto - Chiesa dedicata a S. Nicola da Bari. La chiesa fu iniziata su progetto dell'ing. Luigi Cervesi di Forlì nel 1942 e fu inaugurata nel 1952.
...
La celletta votiva della “Vergine Addolorata” di Vecchiazzano, è già stata evidenziata da Gilberto Giorgetti nell'agosto 2006, sezione "Storia" https://www.vecchiazzano.it/pagine/pagina_articolo.asp?pagina=59&sezione=Storia in tutti gli aspetti storici e artistici.
N...
inserito da William Bucci in data 15/04/2007
2 commenti
Come si sarebbe presentata nel IX secolo la Chiesa di Vecchiazzano.
All'interno la chiesa era affrescata come quella di Sant'Agostino di Predappio.
Nella seconda foto un frammento di affresco risalente al XV secolo forse della scuola di Baldassarre Carrari, tutt'ora conservato nella canonica.
Nel...
Una raccolta di 35 fotografie (le pubblicheremo in varie settimane), che testimonia l'evoluzione dalla vecchia chiesa fino alla costruzione e completamento della nuova, per documentare il cambiamento durante il corso degli anni dal 1936 al 1952
La vecchia chiesa nel 1936
il cimitero che s...
Una reliquia di San Nicola, di proprietà e offerta in visione da A.B., Vecchiazzanese appassionato di antiquariato e oggetti legati al paese.
L'affresco della chiesa di Vecchiazzano dedicato a San Nicola
San Nicola è uno dei santi più venerati ed amati al mondo. Egli &...
Dopo la morte del parroco Don Biagio Fabbri avvenuta il 2 maggio 1987, il “Comitato Amici di Don Biagio” decise di realizzare un monumento a ricordo di questa grande figura di sacerdote, e di collocarlo davanti alla chiesa, e a ridosso della via Castel Latino.Ad Angelo Ranzi ...
La costruzione della chiesa di Vecchiazzano ebbe inizio nel 1942, e fu interrotta a causa del passaggio del fronte nel 1944.Per alcuni mesi il manufatto, allo stato di grezzo, fu utilizzato dal Comune di Forlì per mettere al riparo una gran parte della Biblioteca, compresa la Collezione Pianc...
inserito da Andrea Gorini in data 25/03/2019
1 commento
Serata in Ricordo di Don Biagio Fabbri
PRESENTAZIONE DELLA SERATA
PICCOLO INTERMEZZO MUSICALE COL NOTO MUSICISTA LUCIANO GIULIANI DI VECCHIAZZANO
ACCOMPAGNATO DAGLI ARCHI DELL'ISTITUTO MUSICALE “ANGELO MASINI” DI FORLI' DIRETTI DAL M° FAUSTO FIORENTINI
ILLUSTRAZIONE DELLA FIGUR...
Serata in ricordo di Don Biagio Fabbri, parroco di Vecchiazzano dal 1931 al 1978 a 32 anni dalla sua scomparsa.
Intermezzo musicale con il noto Musicista LUCIANO GIULIANI di Vecchiazzano, accompagnato dagli archi dell'Istituto Musicale “ANGELO MASINI” di Forlì diretti dal M...
Testo riportato sul retro:
...Prima di fare il passo decisivo della mia vita il giorno 28, ho voluto scrivere a voi per assicurarvi che io non abbraccio questa vita senza averci pensato e inconsciamente, ma dopo lunga considerazione; dopo aver conosciuto che cosa c'è nel mondo, di ...
La chiesa di Vecchiazzano, dedicata a “S. Nicola di Bari”, ebbe inizio nel 1942 su richiesta di don Biagio Fabbri, parroco del luogo fin dal 1931.Il progetto della chiesa fu affidato all’ing. Luigi Cervesi, noto professionista forlivese.Nel maggio del 1944, la chiesa di Vecchiazzan...
Due foto della chiesa senza campanile, era l'anno 1951. I lavori del campanile inizieranno il 17 agosto 1951 per terminare il 12 dicembre dello stesso anno.
...
1942: Per costruire la nuova chiesa, sul vecchio campanile venne issata una vasca che conteneva acqua, questa riempita con una pompa elettrica che aspirava dal pozzo di fronte alla porta della canonica...