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Articolo inserito da Antonio Barzanti in data 03/09/2007
Ciclismo
letto 14850 volte in 17 anni 2 mesi e 4 giorni (2,37)
S.c. Vecchiazzano e Team Outsiders alla conquista dello Stelvio.
Abbiamo deciso! Domani andiamo all’assalto dello Stelvio!!
Così ci ritroviamo in centro a Prato allo Stelvio in tre, Io, mio fratello Giorgio e mia cognata Liana, decisi a raggiungere la vetta di questa mitica salita. Dato che ci troviamo in zona per una breve vacanza dedicata alla bicicletta, ci sembra opportuno sfruttare quest’opportunità, visto che ieri, il tempo non è stato particolarmente clemente, mentre salivamo l’interminabile Passo del Rombo (2509), vediamo se oggi ci và meglio. E’ Domenica 12 Agosto, sono circa le 10 del mattino, la giornata si presenta promettente, il cielo è terso, l’aria è frizzante, e per il momento non si vedono nuvole all’orizzonte, la temperatura è quella giusta. Partiamo decisi e di lì a poco la strada inizia ad impennarsi, fiancheggiando un tortuoso ed impetuoso torrente. Poche curve si alternano a lunghissimi rettilinei, con pendenze che gli occhi non riescono a ben valutare, ma che le gambe avvertono immediatamente. Per fortuna a Trafoi (paese natale di Thoeni) iniziano i tornanti (49 con numerazione decrescente) che almeno riducono i rettilinei e consentono di respirare un po’. Certo, che a ben pensarci, ci scappa un po’ da ridere a proposito del Detto”: Vai in montagna che si respira aria pulita! Questa strada è talmente trafficata, che non mi sembra per niente adatta a dei ciclisti, che per salire devono faticare e quindi respirare a pieni polmoni. Forse abbiamo sbagliato periodo! Pazienza, per ora quello che conta è raggiungere la vetta, ed al momento tutto fila liscio, la giornata è splendida e le gambe girano bene, cerchiamo di goderci questo momento. Poco dopo essere usciti dalla zona boschiva, si può già vedere la vetta che si erge altissima sopra le nostre teste. Si vede il serpentone di tornanti che inerpicandosi sul fianco della montagna porta alla vetta, che spettacolo! Quanta fatica dobbiamo ancora affrontare? Ci consola il fatto che insieme a noi, anche altri ciclisti, alcuni più lenti ed altri più veloci, pedalano e faticano per raggiungere lo stesso obbiettivo.



Facciamoci coraggio! Siamo solo al tornante n°29.









Una veduta da sopra, di un breve tratto di salita.





L’ultima parte è sicuramente la più bella e la più emozionante, perché a mano a mano che si sale, si possono vedere tutti i tornanti sottostanti già percorsi, mentre guardando in alto verso Est, si può ammirare la vetta dell’Ortles (3905) con i suoi ghiacciai che brillano al sole. Ora il numero dei tornanti si è notevolmente ridotto e la mèta è sempre più vicina, fra poco raggiungeremo il N° 1 e da quel punto mancheranno poche centinaia di metri al passo. La fatica comincia a farsi sentire, sono già più di 2 ore che si pedala ininterrottamente su pendenze prossime al 10%. Sono circa le 12 e 30 quando raggiungiamo la tanto agognata vetta,(2758) c’e l’abbiamo fatta!! Nel nostro piccolo siamo forti!





Qui in vetta c’è una tal ressa, che dobbiamo metterci in fila, anche per fare una foto.





Ora ci concediamo una breve ma meritata sosta, con relativo e sostanzioso ristoro.
Rifocillati e soddisfatti da questa splendida scalata, iniziamo a pianificare il percorso per il rientro, per eseguire se possibile un anello, anche perché scendere dallo stesso lato della salita, con una strada così piena di motociclisti scatenati, ed ogni sorta di veicolo a motore, mi sembra una scelta poco furba. Decidiamo quindi per il versante Svizzero e ben presto ci rendiamo conto che la scelta è stata azzeccata. Il traffico è quasi inesistente e nonostante un breve tratto di strada ghiaiata(d’eccellente qualità), la discesa risulta essere tortuosa, ma piacevole fino a fondovalle. La strada di fondovalle che da S. Maria in M. (Svizzera) ci riconduce a Glorenza, e poi a Prato allo Stelvio, è veramente bella e piacevole, da percorrere praticamente tutta in discesa. Al termine di questo bellissimo giro abbiamo percorso in totale 60 Km e siamo veramente soddisfatti per essere riusciti a raggiungere questa vetta, che è una mèta ambita, per tutti gli appassionati di ciclismo che non hanno timore di mettersi alla prova. Posso permettermi di darvi un consiglio? Se Vi è possibile, andateci!!

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