Alla data del 11 febbraio 1943, nel punto di raccolta superstiti usciti dalla sacca, l'ufficiale incaricato, Capitano Alberto Penzo, trasmetteva al Comando del Corpo d'Armata Alpino i dati riguardanti i superstiti della Divisione Alpina Cuneense. Dati che erano ancora provvisori in quanto continuava l'afflusso degli Alpini.
Il 1° Reggimento Alpini, in ripiegamento con 5282 uomini, contava 722 superstiti. Di questo Reggimento NESSUN sopravissuto dei Battaglioni Ceva, Pieve di Teco, Mondovì
Il 2° Reggimento Alpini, in ripiegamento con 5229 uomini, contava 208 superstiti. Di questo Reggimento NESSUN sopravissuto dei Battaglioni Borgo San Dalmazzo e Saluzzo.
Il 4° Reggimento Artiglieria, in ripiegamento con 3616 uomini, contava 379 superstiti. Di questo Reggimento NESSUN sopravissuto del Gruppo Mondovì
Il IV Battaglione Genio, in ripiegamento con 1240 uomini, contava 139 superstiti.
Reparto Servizi, in ripiegamento con 1313 uomini, contava 159 superstiti.
Il totale degli uomini in ripiegamento (16680) si scosta dal totale presente in ordine di battaglia il 25 settembre 1942 (17460), pari a meno 780 uomini, lo scostamento è giusto in quanto alcune centinaia di alpini erano già caduti prima del ripiegamento, altri feriti o malati erano ritornati in Italia. come non vengono conteggiati i circa 3000 alpini dei due Battaglioni Complemento.
Il totale superstiti della Cuneense a quella data era di appena 1607 Alpini. Ma nel conteggio, sembra che non esistano i due Battaglioni Complemento. A Valuikj, i russi presero prigionieri circa 3000 alpini (ciò che restava dell'intera Divisione) di questi, non ci è dato sapere il numero esatto di coloro che ritornarono dai terribili Gulag russi. Pertanto il numero complessivo dei superstiti a fine guerra, esattamente non è ancora possibile saperlo.
I Caduti / Dispersi della Cuneense ufficialmente (dati del 1947) furono 13470. di cui 5904 della Provincia di Cuneo. Il Corpo di Armata Alpino perse 39720 Alpini e 1290 ufficiali. Ma se ora sappiamo con esattezza il numero complessivo degli Alpini della Cuneense che partirono per la Russia, qualche dubbio, personalmente riservo ancora per i caduti.
Innanzitutto non si è mai saputo prima con esattezza l'organico della Divisione, i numeri, in svariate fonti, hanno sempre variato da 15 a 16500 max, mentre abbiamo visto che l'organico a settembre '42 era di 17460, per concludersi a metà gennaio '43 a circa 20,000/20.500, dovuto all'arrivo di due Battaglioni Complemento di cui non si conosce l'organico, ma penso che non vi sia grosso errore calcolarli sui 1200/1400 uomini per Battaglione.
Quindi è molto probabile che i caduti dei Battaglioni Complemento non siano stati considerati organici della Cuneense, in tal caso i Caduti / Dispersi della Cuneense, esclusi i due Battaglioni sarebbero esattamente 15853 e non 13470 (dai dati ufficiali). Aggiungendo i Caduti dei due Battaglioni Complemento e, stimandone le perdite con la medesima percentuale della Divisione all' 80%, sarebbero circa 2400 gli Alpini in più da aggiungere ai Caduti / Dispersi della Cuneense per un totale complessivo di circa 18000 Caduti e Dispersi e, 2000 / 2500 sopravvissuti.
Commento inserito da
Roberto Brunelli in data 02/05/2008 20:45:45
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=219&i=366
PER NON DIMENTICARE ...
Scultura plastica a tutto tondo "La madre del soldato".
Alt. cm. 170.
Maiolica a smalto verde mat, bruno e bianco.
Premio Faenza al 3º Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza, 1941
Opera di Emilio Casadio nato a Faenza il 23 dicembre 1902; morto a Firenze il 12 novembre 1964; operava a Faenza.
Tratto da: http://www.racine.ra.it/micfaenza/premifaenza/1941casadio.htm
Alvaro Raggi era nato a Vecchiazzano il 17 agosto 1914, figlio di Francesco e di Faustina Gatta. Da Vecchiazzano la famiglia Raggi, contadini nel podere “Monta” del conte Bembo, si trasferì a Villa Bagnolo nel 1935 per prendere possesso di un podere al numero 61. Nella seconda met...
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Questa è la medaglia che tutti i soldati in partenza per la Russia avevano al collo. Ed è proprio grazie a questa che Alvaro è stato riconosciuto tra altri 380 caduti, sepolti in una fossa comune a Valuiki, ed ora è tornato a Vecchiazzano, dove era nato e dove ora riposa ...
E' stato pubblicato dal periodico "L'ALPINO" giornalino dell'ANA Onlus (Associazione Nazionale Alpini), un articolo inerente ad Alvaro Raggi.
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