Oggi prendo in considerazione le prese di posizione del Comitato ribadendo, in alcuni casi, questioni già scritte.
Parto col ricordare che la cava di Vecchiazzano venne prevista nella Pianificazione Provinciale nel 1993 (15 anni fa) in quanto ritenuta, dai consulenti di cui si avvalse la Provincia, la zona forlivese in cui l'attività estrattiva poteva essere esercitata con impatti minori. Tale peculiarità, fra l'altro, è stata confermata anche nel successivo Piano Provinciale del 2004 la cui consulenza scientifica è stata prestata dal prof. E. Farabegoli ordinario della Facoltà di Geologia dell'Università di Bologna. Il Comune di Forlì nel 1996, inserì il Polo di Vecchiazzano nel proprio Piano delle Attività Estrattive. E' bene sottolineare che la previsione di tale cava non venne “osteggiata” dalla Circoscrizione n.5, né dai cittadini di Vecchiazzano che però "pretesero" che per la cava in questione fosse prevista una viabilità "ad hoc" in grado di sollevare l'abitato di Vecchiazzano dai noti problemi viari. I tecnici comunali che stavano lavorando sul Piano Regolatore, raccogliendo gli inviti ed i suggerimenti dei rappresentanti della Circoscrizione n. 5, individuarono il tracciato stradale in questione in quanto risultato idoneo a risolvere non solo i problemi legati alla viabilità di cava ma anche per alleggerire dal traffico viario tutto l'abitato di Vecchiazzano. Il Consiglio Comunale nel 2001 approvò il Piano Particolareggiato che convenziona l'attività estrattiva e prevede un contributo economico da parte delle ditte cavatrici. Preme sottolineare come il Piano Comunale delle Cave del 1996 ed il Piano Particolareggiato del 2001 siano stati oggetti di confronto e discussioni con i cittadini, il Quartiere e la Circoscrizione, nel massimo rispetto dei principi di democrazia e di trasparenza. La notizia dell'adozione di tali atti è stata pubblicata nei quotidiani locali con l’invito ai cittadini di formulare tutte le osservazioni che intendevano avanzare. In quella circostanza le obiezioni furono molto limitate.
Pertanto, se il vero motivo della protesta di oggi è la sincera preoccupazione di cosa comporti un'attività di cava ed una nuova strada, posso confermare quanto ho sempre sostenuto sulla base dei risultati e delle evidenze delle cave avviate o esaurite nel forlivese (l'oasi di Magliano è sotto gli occhi di tutti così come l'attuale cava di Ladino). Lo stesso succederà a Vecchiazzano con limitatissimi disagi per i cittadini.
Quindi né rumori percepibili dagli abitanti, né polveri all'esterno. La strada sarà invece un valore aggiunto per la sicurezza del centro di Vecchizzano.
Gli impatti della nuova strada sono stati presi in considerazione durante la valutazione apposita a cui è stato sottoposto il progetto (procedura resa nota attraverso gli organi di stampa ed a cui tutti hanno avuto la possibilità di partecipare con osservazioni e proposte). Le criticità sono state risolte tutte positivamente, mitigando opportunamente i possibili impatti: quindi nessuna previsione di rumore assordante o altro. Il traffico "pesante" sarà di 1 autocarro in uscita ogni 10 minuti e si svolgerà nel normale orario di lavoro, sabato e domenica esclusi. Non mi sembra un traffico "devastante", o no?
Inoltre non si capisce per quale motivo il Rabbi dovrebbe essere prosciugato: una parte delle lavorazioni avverrà a secco. La parte invece che richiederà un lavaggio degli inerti sarà dotata di un impianto a circuito chiuso, cioè a recupero e che richiederà saltuariamente una modesta aggiunta di acqua per ripristinare il circuito. E' probabile, quindi, che sia realizzato un modesto bacino di raccolta delle acque piovane da utilizzarle per tale finalità, oppure siano utilizzati i bacini limitrofi già esistenti. Certamente gli impianti di 30 - 40 anni fa consumavano consistenti quantità d'acqua; oggi c'è un'impostazione completamente diversa, volta al rispetto dell'ambiente ed al risparmio idrico. Quindi confermo quanto già detto: l'impianto sarà di nuova generazione.