Articolo inserito da Cristina Maltoni in data 02/11/2007
Aneddoti
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Quei favolosi anni ´70
Alla fine degli anni ' 70 io avevo circa la stessa eta' che ha adesso mia figlia nel 2007.
30 anni di differenza trascorsi tra enormi cambiamenti e che mi fanno riflettere moltissimo.
Se paragono la mia infanzia a quella di mia figlia mi sento lontana anni luce per tanti aspetti della vita che ho vissuto.
Dalla scuola come la frequentavo , ai giochi che facevo, alla musica che ascoltavo, ai telefilm che guardavo, all'abbigliamento che indossavo e perfino a quello che mangiavo.
Tutto va avanti, in fretta, bene, male, non sta a me dirlo. Siamo travolti da una quotidianità che forse non accettiamo, e così ci capita di rifugiarci nei ricordi, l'unica cosa che ancora nessuno può prenderci o contaminare. Ed è bello poterne parlare con chi, per alcuni versi, ne ha di comuni.
La vita è andata avanti, velocemente, con un ritmo sempre più rapido... sono cambiati i tempi , le cose, le persone e soprattutto... noi!
Il mondo è diverso da quello che era e non potrebbe essere altrimenti... quello che c'è adesso è frutto del nostro tempo, così com'è ora e come, nostro malgrado, lo stiamo vivendo
Così gli sceneggiati sono diventati fictions... la dance music è diventata techno elettronica... la pellicola è diventata digitale... il vinile è diventato prima CD e poi mp3... potrei continuare per ore...!
E noi, senza neanche accorgercene, ci siamo adeguati.
La verità è che in questo mondo, dove tutto viene consumato in fretta e diventa presto vecchio, l'unica cosa che non ci può essere toccata sono i nostri ricordi, il loro sapore, quello che è stato per noi.
Nessuno ci toccherà i MITI... vivranno per sempre dentro di noi!
Io ero molto piccola ma alcune cose me le ricordo ancora.
Come dimenticare i fumetti di Alan Ford, le mitiche Citroen, la bicicletta pieghevole Graziella (la prima che ho imparato a “guidare” senza rotelle), Gilles Villeneuve e tantissimi altri.
I mitici anni ' 70 sono gli anni della mia infanzia, per cui sono ricordi
e nostalgia, legati a telefilm indimenticabili , a pubblicita'che davano spettacolo.
Carosello che scandiva i tempi dei bambini 'A nanna dopo Carosello,
che era fonte di slogan usati poi nella vita di tutti i giorni:
la carne Montana, con il mitico Gringo, la Ferrero col Gigante buono ( ma a me stava più simpatico Jo Condor...), o la mitica Linea della Lagostina:
happy days, love boat, mork e mindy, hazzard, vita da strega, tre nipoti e un maggiordomo e altri .
UFO ALLARME ROSSO / SHADO ....pippi calzelunghe...
E che dire dei giochi ? Il piu' all'avanguardia era il flipper dei bar...come sono cambiati i tempi ma vi ricordate????
Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color.
Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce".
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere
d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era
l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani
randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale, anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la
bella della bella.
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e
la città con la D era sempre Domodossola ).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati davvero belli!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo " La Casa nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare col gettone.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che le palline di Natale erano di
vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe, anche se c'era solo un panino a testa.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi
scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4. Soprattutto se avevi mangiato la banana, che era pesante da
digerire.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava
2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era Il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che però sappiamo a memoria "Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli , Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)".
Noi che compravamo le uova sfuse e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era
così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare Bim Bum Bam.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era "Tutti i
Santi", mica Halloween.Noi che si beveva a colazione latte con Orzobimbobimbumbam!
Noi che si mangiava il cervelletto perchè faceva bene.
Noi che andavamo pazzi per Maria Giovanna Elmi "la fatina"
Noi che potevamo finalmente suonare giocando o giocare suonando.
Noi che giocavamo a tamburi ricavati dai fustini cilindrici del detersivo...e facevamo suonare di tutto.
Noi che sparavamo gli elastici addosso ai compagni di classe con varie tecniche di tiro.
Noi che usavamo le fionde con le palline di gomma-pane
Noi che giocavamo al gioco dell'elastico ...oggi giocano al bungee-jumping.
Noi che Babbo Natale non ci portava sempre quello che volevamo.
Noi che la nostra prima marca di scarpe l'abbiamo avuta a 14 anni.
Noi che abbiamo pianto per Candy -Candy e Heidi e la sua capretta.
Noi che siamo stati gli ultimi a tel col gettone.
Noi che al supermercato la cassiera ci dava il resto in caramelle.
Noi che siamo la generazione che si chiede ancora se Mila e Shiro vanno insieme.
Noi che si viaggiava in auto senza air-bag, seggiolini omologati e senza cinture.
Noi che se soffrivamo di mal d'auto scendevamo e vomitavamo e si ripartiva con una "tozza" in testa ...adesso invece si torna a casa perchè sta male.
Noi che non avevamo medicinali con chiusure a prova di bambino.
Noi che andavamo sulle altalene che erano di ferro con gli spigoli.
Noi che ci attacavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.
Noi che uscivamo dopo i compiti senza che mamma sapesse dove andassimo.
Per noi era normale vivere così.
Come cresce invece mia figlia? Purtroppo senza queste liberta'.
Per mia figlia la sua normalita' sara' diversa dalla mia!!!!