Articolo inserito da Gilberto Giorgetti in data 25/08/2006
Cosa piace del paese
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Suggestioni, profumi e atmosfere di un borgo antico
Estratto da Testimonianze d’arte sacra e religiosità popolare a Vecchiazzano
di Alberto Bondi e Lorella Simoncelli
Usciti dalla città di Melozzo e di Flavio Biondo, entriamo nel cuore della campagna che si stende fra Forlì e Castrocaro, cogliendo atmosfere e umori, suggestioni e fermenti di una natura rigogliosa di vitalità che si contraddice e si nega in prolungate tregue di sognate indolenze, in un alternarsi di vita e di morte stagionale.
Dopo aver percorso pochi chilometri di strada, che si snoda fra filari di platani lambiti fa folate di nebbiolina ancora trasparente che sale dal vicino canale di Ravaldino, superato il vecchio ponte sul fiume Rabbi si giunge a Vecchiazzano, un borgo rurale che ha registrato un forte sviluppo agricolo nella seconda metà dell’Ottocento e ha subito profonde modificazioni nella zona verso monte. Tuttavia già in età napoleonica, l’aspetto antico del borgo era stato alterato con la costruzione di nuove case coloniche...
...Riscoprire il passato ci aiuta a comprendere chi siamo e ci aiuta a vivere meglio il presente. Ciò non è vero solo per coloro che sono nati in questi luoghi o che vi abitano da più generazioni, ma è vero per tutti quelli che hanno a cuore la sorte del nostro patrimonio artistico... Guardare al passato ci permette inoltre di cogliere quei valori presenti in coloro che ci hanno preceduto, di raccogliere alcune loro sollecitazioni, di far rivivere quelle testimonianze d'arte e di storia che ancora oggi ci "parlano" a distanza di secoli.
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Nella foto - Una veduta panoramica a Vecchiazzano.
(foto Stefani, Milano - cartolina edita da G. Raffoni, Forlì)