Quella sembra proprio che ce la dobbiamo tenere (c’è un Piano delle cave, ogni Comune le deve avere, ecc...ecc..).            

E’ molto importante però che nella cava si lavorino solo i materiali in essa prodotti, che non si realizzi  cioè  un impianto di smaltimento e frantumazione di materiali inerti provenienti da altri scavi o demolizioni: riguardo questo argomento nell’incontro del 23 ottobre scorso il Sindaco, il Geologo e gli Assessori sono stati molto vaghi, non si sono espressi chiaramente.

Il rischio che venga realizzato un grande impianto di frantumazione è reale e molto alto: una volta eseguiti gli impianti ed installate le attrezzature, una volta sistemata in qualche modo la viabilità, una volta in sostanza che si sono spesi i soldi, la tentazione di fare fruttare economicamente al massimo la cava sarà forte.

Ed a proposito del traffico pesante prodotto dalla cava vorrei capire il metodo che è stato usato per quantificarlo: se ricordo bene viene stimato in 35 il numero giornaliero di automezzi pieni di materiale di scavo in uscita dalla cava, e perciò si parla di un traffico indotto di 35 camion.

Non ho esperienza in fatto di cave ma se uso un pò di buon senso e soprattutto se considero tutte le attività svolte, il conto dei camion che giornalmente transiteranno non mi torna proprio:

-  35 viaggi significa che avremo 35 camion che vanno e 35 camion che vengono, e fanno 70

-  ad ogni quantità di materiale estratto dovrebbe corrispondere un’uguale quantità di terra riportata per colmare immediatamente i  vuoti, e fanno altri 70

-  la manutenzione delle attrezzature e delle strutture in genere, il trasporto dei mezzi, la sistemazione continua dell’area e del cantiere, la piantumazione degli alberi ecc.... comporterà sicuramente il movimento di minimo 5 camion (sempre avanti e indietro) e fanno altri 10                                                             

                                                                                              Totale 150 passaggi !

Lietissimo di essere smentito.

Se poi venisse realizzato anche l’impianto di smaltimento e frantumazione di materiali inerti provenienti da altrove, sarebbero altri camion da conteggiare.   Quanti? Stiamo bassi  (ma, ripeto, un suo utilizzo intensivo sarebbe inevitabile in quanto altamente remunerativo) diciamo 25 camion (sempre avanti e indietro) e fanno altri 50                                                 

                                                                                                    Totale 200 passaggi !

Lietissimo di essere di nuovo smentito.

Tutto questo traffico, pesante, lento ed altamente inquinante, transiterà inevitabilmente (con esclusione di quei pochi camion diretti a S.Varano) per il percorso Rotonda Via del Partigiano – Ponte sul fiume Rabbi -  Rotonda Viale dell’Appennino – Viale dell’Appennino, che rappresenta già ora uno dei punti più critici, in quanto a congestione ed inquinamento, dell’intera viabilità di Forlì.

Non occorre essere esperti del settore per capire che la situazione a quel punto peggiorerà fino a rendere intransitabile uno dei tratti di strada più importanti per gli abitanti di Forlì (e non solo) come è quello che conduce al Centro Ospedaliero.

Il progetto della nuova strada, così come proposto dal Comune, non farà forse passare i camion della cava per il centro abitato di Vecchiazzano, ma sicuramente non ne alleggerirà il traffico interno, anzi, lo rallenterà ancora di più, a causa del blocco ancora maggiore che si verificherà alla Rotonda di Via del Partigiano.

E Vecchiazzano vivrà in una sorta di isolamento poco invidiabile: quasi impossibile raggiungerlo, un’impresa uscirne (almeno per molte ore della giornata).

L’invito quindi a “ripensare” il progetto e verificarne possibili alternative mi appare sempre di più giustificato e l’idea di dotare Vecchiazzano di una via d’uscita (e di accesso) alternativa sempre più sostenibile ed assennata.

Forlì 5 dicembre 2009

                                                                                    Giovanni Bendandi

CAP.1°    IL CURIOSO CASO DELLA  NUOVA STRADA DI VECCHIAZZANO

CAP.2°    LENTE SUL PROGETTO DELLA  NUOVA STRADA DI VECCHIAZZANO

CAP.3°    LA PROPOSTA ALTERNATIVA:  VIA VECLEZIO - VIALE DELL’APPENNINO

CAP.4°    A PROPOSITO DELLA CAVA

CAP.5°    NON FACCIAMOCI DEL MALE