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Articolo inserito da Nevio Fabbri in data 26/06/2008
Calcio
letto 19851 volte in 16 anni 5 mesi e 11 giorni (3,31)
Il calcio che fu

Alla fine degli anni'60, con alcuni amici della UISP, lanciammo il torneo di calcio riservato ai circoli e case del popolo. Si giocava dove capitava, spogliatoi che c'erano e non c'erano, arbitravano il dott.Zattoni, Miro Alberti, Raggi Claudio: finale stadio Morgagni concesso solo se non pioveva. Era il calcio di chi voleva veramente bene allo sport, in cui il giocatore per giocare pagava la tessera, la maglia e relativa lavatura. Da allora tanta acqua è passata sotto il ponte di Vecchiazzano: oggi il calcio, che pur mi piace ancora, è lo sport più consumistico e oneroso che esista.Primi anni 70 (1973 ero presidente della soc.sport.SLorenzo) lanciammo il Torneo di S.Lorenzo che per quasi 20 anni è stato l'appuntamento fisso del calcio UISP estivo. Ho visto una foto del Vecchiazzano Calcio di quegli anni: come non ricordare i tanti amici (Gambò, Asso,Enzo, Bruno Gatta, Ezio Gatta, Pietr0o ...) e i grandi Dirigenti di allora: Erio (Betti), Ciò (rinaldini) e sopratutto BAIAZA. Un grande amico dello sport, un uomo di quelli che se fanno una cosa non la fanno sicuramente per tornaconto personale anzi... Il torneo di S.Lorenzo non si fa più, l'attività UISP a mio parere è un po' calata (anche di qualità e spontaneità), però i personaggi come Baiaza ci sono ancora: se oggi il Forlì Calcio c'è qualche merito lo ha anche Giordano ( e con lui qualcun altro), ce ne vorrebbero tante di persone di tale calibro sopratutto per gli sport minori: il pattinaggio vive di persone come Baiaza, appassionate che qutidianamente si mettono in discussione prospettando iniziative, manifestazioni importanti come il campionato italiano Master di Maratono ospitato da vecchiazzano e che ha dato lustro a Vecchiazzano e a Forlì . Dimenticavo: alla UISP arbitri vennero poi alcuni personaggi che hanno avuto una importanza alla crescita della organizzazione: Boattini, Versari, e sopratutto FARISELLI (di Cusercoli) grande arbitro che consegnava al sottoscritto un pacchetto prima di ogni partita con la raccomadazione di consegnarglielo ad un cenno. Queste persone forse sono state troppo in fretta dimenticate, ma hanno avuto un peso importante nella crescita dello sport popolare a Forlì e Provincia. Grazie per lo spazio Nevio Fabbri

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Commenti
 
Commento inserito da Nevio Fabbri in data 07/07/2008 20:45:46
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=654&i=436

A ripensare o ricordare quegli eventi, un pizzico di nostalgia però pensandoci bene quanta strada abbiamo fatto pur con ....qualche anno in più. Il calcio è cambiato perchè è cambiata la società: in quegli anni portare la maglia a dsa da lavare e riportarla non stinta il giorno dopo era un motivo di impegno per tutti i ragazzi. Oppure portare il bottiglione del the per il ristoro oppure la domenica andare al campo a lavorare per preparare al meglio l'impianto o per tinteggiare gli spogliatoi: c'era un qualcosa che si chiama solidarietà, aiuto, GIOCO DI SQUADRA. La società dei consumi ci ha di fatto imposto: magliette sempre line e in ordine, palloni sempre più leggeri, campi sempre più verdi, spogliatoi con bagni e docce da grand hotel: non so quanto dureremo con questo tenore, ritornare agli spogliatoi nell'antistadio 1 (con la stufa a lega di Gino Bertaccini) o a giocare nello spellacchiato antistadio 1 o 2 con le righe non dritte di Abbondanza sarebbe deleterio ma a mio modo di vedere farebbe bene per ritrovare qualcuno di quei valori che negli anni 70 ci ponemmo in testa per fondare a Vecchiazzano, SLorenzo,SMartino e in ogni quartiere società sportive che scopo primo avevano: fare divertire i giovani . Forse ci servirebbe ancora la saggezza del buon ALVARO ZANINI o di Baiaza o di Bernardo (di S:Martino) un bagno di umiltà non guasterebbe allo sport in generale. Nevio Fabbri




Commento inserito da Nevio Fabbri in data 09/07/2008 20:45:46
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=654&i=437

E' certo: tra S.Lorenzo e Vecchiazzano sempre grande tacchetta. Ricordo un torneo di S.Lorenzo(1974)- 16 squadre) nello stesso girone S.Lorenzo e Vecchiazzano prima partita: dopo 5 minuti Vecchiazzano 3 S.Lorenzo O . Poi il S.Lorenzo uscì fece 3-4 pali, il portiere del Vecchiazzano (il Gagio) fece alcune parate miracolose e pur perdendo S.Lorenzo uscì bene tanto che arrivò 2° del Girone, vinse i quarti di finale e in semifinale perse ai rigori dal Terra del Sole diretto da GianCarlo Ferniani; Terra del Sole che poi vinse il torneo per 2-1 proprio sul Vecchiazzano con gol dei fratelli Romboli e di Enzo per il Vecchiazzano (che quell'anno aveva vinto il campionato UISP 62 squadre, finale raocambolesca con il S.Leonardo al Ronco Lido con pugno di Baggini a Leono Osman segretario UISP Forlì arbitro Villi) Segno due gol Bruno Gatta e il Vecchiazzano vinse 2-0. Tra l'altro a S.Lorenzo non vi erano gli spogliatoi e i giocatori si spogliavano in due box di laminera noleggiati a Fiumana. Bisognerebbe dirlo ai divetti di oggi che se non hanno gli spogliatoi caldi, la doccia a 39 gradi, il the caldo fanno le bizze. Grazie 




Commento inserito da Nevio Fabbri in data 10/08/2008 20:45:46
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=654&i=460

Un dirigente sportivo deve amare tutti suoi ragazzi: i bravi perchè ti danno i risultati, i meno bravi perchè ti insegnano che si può sopperire a qualità che non ci sono con il grande impegno e lattiacemnto alla squadra.Come non rcordare paolo Bacci, Massimo Stradaioli, Claudio Galeati, Genziano Spadaccini o i tanti meno bravi che ho avuto a S.Lorenzo in un progetto di educazione allo sport che aveva portato ad avere a S.Lorenzo 3 squadre di calcio (magari tutte scarse), 4 squadre di pallavolo (maschile e femminile) una quarantina di persone che ogni domenica andavano alle podistiche. Le nostre polisportive di quartiere non esistono più, forse la ragione di uno scadimento dei rapporti umani è dovuta anche a questo. Ho tanti ricordi e vorrei ricordare due persone che purtroppo non ci sono più, due esempi di atleta, due grandi sportivi: Giovanni Margheritini e Paolino Nanni prematuramente venuti a meno: primi ad arrivare agli allenamenti, primi ad assecondare i compagni di squadra. E giocavano gratis, in campi senza spogliatoi... Esempi che purtroppo non ci sono più (e i due ragazzi avevano 18 anni). Nevio Fabbri




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