Come è noto, l'art. 2, comma 186, lettera b) della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010), successivamente modificato dal D.L. 25 gennaio 2010, n. 2, convertito con modificazioni dalla legge 26 marzo 2010, n. 42, ha stabilito la soppressione delle Circoscrizioni Comunali, organismi di decentramento e partecipazione, nei Comuni con popolazione inferiore a 250.000 abitanti.
Tutto ciò richiede un ripensamento del decentramento e della partecipazione che non può risolversi nella pura e semplice negazione (soppressione sic et simpliciter) delle Circoscrizioni.
In tal caso, proprio per evitare l’allontanamento dal cittadino da parte dell’istituzione che gli è più vicina, aumenta la necessità di un’espansione verso il basso degli strumenti di partecipazione.
Sono soppresse le Circoscrizioni, ma non è soppresso il territorio sul quale esse insistono, né sono soppressi i relativi bisogni, le sue esigenze ed emergenze sociali. E ancora, non è soppresso neppure il patrimonio di esperienze partecipative che si è radicato sul territorio nel corso dei decenni e del quale gli stessi amministratori hanno bisogno per meglio percepire e comprendere il territorio stesso.
Il punto di partenza per progettare il futuro dei quartieri sarà quello dell'elaborazione di un regolamento che ne disciplini le funzioni. A tale scopo ci preme inviarvi le seguenti date degli incontri alle quali vi chiediamo di partecipare e diffondere:
4 marzo alle ore 20.30 in salone comunale si discuterà sul tema della definizione dei quartieri (quali e quante zone, quali i principi ispiratori).
11 marzo alle ore 20.30 in sala Randi si discuterà sul tema del modello organizzativo dei quartieri (quali livelli di organizzazione possibili).
23 marzo alle ore 20.30 in sala Randi si discuterà sul tema della durata dei quartieri |