IL COMUNE E LE ANTENNE DI VECCHIAZZANO.Risposta alle lettera del Sig. Gramellini
Per rispondere alla lettera di Massiomo Gramellini del 25 novembre, riportata in questo sito nella rubrica "Cosa non ci piace del Paese", che tratta dell'istallazione di un ripetitore per la telefonia mobile in località Vecchiazzano, ho atteso che la pratica completasse il suo iter burocratico.
Nell’ istruttoria tecnica svolta dagli uffici è risultato che la richiesta della società Telecom di istallare un ripetitore nella stessa antenna in cui è presente quello della Wind in via Benini a Vecchiazzano ha i requisiti per essere autorizzato, quindi ha avuto parere positivo, era un atto dovuto.
L’ottenimento della autorizzazione tecnico-amministrativa alla istallazione non è tuttavia condizione sufficiente affinché avvenga, occorre la disponibilità del proprietario del sito che nel caso il questione è il Comune di Forlì. Come già ebbi a precisare oltre un anno fa alla delegazione di cittadini, che Lei afferma di rappresentare nella sua lettera del 25 novembre, il Comune non intende concedere la disponibilità alla istallazione, in quanto sono possibili in quella zona soluzioni migliori.
Credo che sia opportuno tornare a precisare che una soluzione migliore è possibile ed è negli obbiettivi del Comune ma non per questo è scontata, potrebbe capitare che la richiesta di istallazione avvenga su una proprietà privata, anche nel mezzo del nucleo abitato e il Comune non avrebbe in tal caso strumenti per impedirlo, è una eventualità potenziale ma che non si può escludere in forma assoluta, in sostanza preciso che non prometto ciò che trascende i miei poteri e funzioni. A differenza di quanto il sig. Gramellini afferma non siamo di fronte ad un “eccesso e abuso di potere” da parte della Amministrazione Comunale ma nel caso opposto, ovvero la materia è regolata da leggi che trascendono i poteri degli enti locali.
Mi sono dilungato in questa precisazione in quanto il sig. Gramellini conclude la sua lettera con un avvertimento rivolto all’Amministrazione “che ha un volto e tanti volti più o meno importanti, più o meno, nel nostro caso, colpevoli. Ce li stiamo imparando e memorizzando uno a uno, nel ricordo che se davvero accadessero episodi spiacevoli per la nostra salute, sapremo a rivolgersi di dovere”. Siccome nella stessa lettera traspare come il ricorso alla via giudiziaria sia oneroso e non efficace, si potrebbe anche essere indotti a pensare che ci si riferisca a metodi meno ortodossi, per tale evenienza le invio tramite posta elettronica la mia foto, nella eventualità che si intendesse “investire “ qualcuno per la responsabilità si eviti almeno l’errore di persona, sarebbe disdicevole. Forlì 11-01-08 L’Assessore Palmiro Capacci
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