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Articolo inserito da Gilberto Giorgetti in data 31/08/2006
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Quel vino che schiariva di continuo
Era stata un’ottima vendemmia e quell’anno il vino venne veramente buono, con un bel colore rubino e corposo.
Dopo la svinatura, come ogni anno, don Biagio mise le damigiane lungo il corridoio che ancora unisce la canonica, il vecchio teatro, la sala del bigliardo e la sacrestia.
Tutte le sere noi c’incontravamo nel vecchio teatro o nella sala ricreativa, dove c’erano il bigliardo e la televisione; sta di fatto che le damigiane erano sempre li in bella vista e a portata di mano.
Una sera Iselmo pensò di versare un po’ di vino per assaggiarlo e la cosa fu gradita a tutti.
Era veramente buono! Ma rimaneva un vuoto nella damigiana che doveva essere colmato con dell’acqua. Così fu.
La sera dopo si pensò di assaggiare il contenuto di un’altra damigiana e così in poco tempo si passarono tutte le damigiane e poi si riprese da capo.
Il travaso durò per alcuni mesi e alla fine, mentre una sera si conversava con don Biagio, il reverendo tutto dispiaciuto disse:
Non capisco, quest’anno il vino che ho messo nelle damigiane schiarisce di continuo…

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