Articolo inserito da Marco Paci in data 09/02/2008
Info a Vecchiazzano
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Report assemblea WWF su cava e strada Vecchiazzano del 21-12-07
RESOCONTO ASSEMBLEA PUBBLICA ORGANIZZATA DAL WWF SU ATTIVITA’ ESTRATTIVE E VIABILITA’ IN VECCHIAZZANO
In data 21/12/07 – ore 20:30 - presso il Circolo dei Repubblicani di Vecchiazzano, si è tenuta una pubblica assemblea sulle problematiche attinenti la cava, la strada, l’impianto di lavorazione inerti, le prospettive urbanistiche riguardanti la frazione. L’assemblea, che ha visto la partecipazione di circa 100 persone ed è stata ricca di interventi dal pubblico (circa 15 persone hanno preso la parola per manifestare le proprie opinioni, critiche e proposte), è cominciata con la lettura di una lettera inviata dal Presidente della Circoscrizione n.5 – Gianluca Soglia (all.1), nella quale lo scrivente ha difeso la scelta della strada di collegamento via del Partigiano – Polo estrattivo di Vecchiazzano con le seguenti motivazioni: - la strada porterà un beneficio, in quanto convoglierà il traffico fuori dal cuore di Vecchiazzano, oltre ad assorbire quello dei camion in entrata/uscita dalla cava; - la Circoscrizione, nel tempo, ha sempre difeso il principio “niente cava senza strada”. Soglia sostiene che l’estrazione di 1.500.000 metri cubi di materiali provocherà un traffico molto più intenso dei n.2 camion all’ora indicati dal WWF; - la collocazione dell’impianto di lavorazione inerti risulta ottimale, in quanto è previsto che sia installato nella depressione esistente, a circa 7 metri di profondità rispetto al piano di campagna. Tale soluzione, corredata da barriere verdi sui lati, permetterà un totale confinamento delle polveri e dei rumori, con la riduzione dell’impatto visivo delle lavorazioni; - l’impianto di lavorazione tratterà solamente gli inerti della cava e non quelli provenienti dall’esterno. In proposito, Soglia ritiene debbano individuarsi altre aree in prossimità delle grandi arterie di comunicazione e delle zone industriali in cui svolgere le lavorazioni di riciclaggio e di recupero del materiale. Questo però non può impedire al cavatore di lavorare sui propri inerti, che uscirebbero dall’impianto già pronti; - Soglia sottolinea che il sito della cava è caratterizzato dall’assenza di risorsa idrica e ciò consente di estrarre materiali arrivando più a fondo; si concentrerà perciò l’escavazione in una superficie minore rispetto ad altre situazioni similari; - l’attività estrattiva e quella di lavorazione degli inerti saranno costantemente monitorate da una commissione consultiva e di verifica accordata e istituita dal Comune; Il WWF ha elaborato le proprie argomentazioni sulla base della seguente documentazione: 1) progetto della strada elaborato dal Comune di Forlì; 2) screening ambientale della strada svolto dalla Provincia di Forlì-Cesena (valutazione cioè degli impatti e delle misure compensative e mitigatrici degli impatti stessi); 3) Piano Regolatore Generale di Forlì; 4) delibere di Circoscrizione n.5 sull’argomento strada e cava (non esistono delibere in cui si sia dibattuto ed esaminato il progetto di trasferimento dell’impianto di lavorazione inerti da Magliano a Vecchiazzano, ndr); 5) documenti elaborati dal Comitato di Quartiere su strada, cava e impianto di lavorazione inerti. Il WWF ritiene che le argomentazioni dal Presidente Soglia siano in palese contraddizione con gli atti amministrativi sopraindicati e con la realtà di Vecchiazzano. Infatti: - la strada non porterà alcun beneficio in termini di de-congestionamento del traffico automobilistico. Questo non verrà ridotto, poiché l’asse è completamente esterno al quartiere e non verrebbe certamente scelto dai residenti. Essi infatti, per recarsi a Forlì, dovrebbero dirigersi verso S.Lorenzo, cioè nella direzione opposta, fino alla zona artigianale di Via Bourges, per poi utilizzare il nuovo asse fino a via Benini e la relativa intersezione con Via del Partigiano. Dai presenti non sono state avanzate obiezioni convincenti a questa considerazione. Chi ha sostenuto il contrario non è stato in grado di dimostrarlo con dati oggettivi e si è limitato ad una difesa d’ufficio della scelta dell’Amministrazione comunale. Per quanto invece riguarda il flusso di traffico proveniente da Predappio, rileviamo che allo stato tale flusso è assolutamente esiguo. Infatti, in questo caso il punto d’arrivo è l’ospedale Pierantoni (altre destinazioni in Vecchiazzano per chi proviene da monte non risultano), e quindi per questi utenti risulta molto più diretto il percorso lungo la direttrice via Appennino – via del Partigiano – via Forlanini. Per quanto riguarda il traffico pesante, ribadiamo le considerazioni WWF già esposte nella precedente lettera aperta ai cittadini di Vecchiazzano in data 30/10/2007 (all.2), nella quale è testualmente riportato: “A quanto ci risulta, l’intendimento dell’Amministrazione Comunale è quello di garantire l’accesso non solo alla cava ma anche e soprattutto ad un impianto di lavorazione di inerti da trasferirsi, sul sito di Vecchiazzano, dall’attuale ubicazione in Magliano, all’interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Meandri del Fiume Ronco”. Il WWF ritiene che l’ipotesi di trasferimento del suddetto impianto al di fuori di un’area tutelata quale è il SIC di Magliano non debba assolutamente implicare la sua ricollocazione a Vecchiazzano, poiché esistono siti alternativi molto più idonei sotto il profilo viabilistico, economico, ambientale e di rispetto della qualità di vita dei residenti. Il trasferimento dell’impianto a Vecchiazzano provocherebbe, oltre ad emissioni di polveri durante il suo funzionamento, un traffico indotto insostenibile in termini di inquinamento atmosferico e acustico, con una ricaduta pesante a carico dei cittadini della frazione, con una dequalificazione ambientale ed ecologica assolutamente rilevante, in palese contraddizione con i valori naturalistici e la vocazione paesaggistico-residenziale di qualità propria delle zone contermini al sito in questione. Per quanto riguarda la sola attività di cava, il carico veicolare pesante non risulta invece particolarmente intenso; esso viene quantificato dal Piano delle attività estrattive in circa n.2 veicoli all’ora lungo ciascuna delle due direzioni principali ipotizzate, per cui può benissimo essere sopportato dalla viabilità esistente verso qualsiasi destinazione”. Quindi, il principio “niente cava senza strada” diventa chiaramente il pretesto per accreditare una strada al servizio di un nuovo flusso di traffico pesante, indotto dall’attività dell’impianto di lavorazione inerti e molto più rilevante rispetto a quello per la sola cava, così come ben spiegato durante l’assemblea anche dal progettista del Piano estrattivo di Vecchiazzano. D’altra parte, non a caso, il Comune ha obbligato le ditte escavatrici alla firma di una convenzione molto vincolante ed onerosa per le stesse, convenzione nella quale sono indicati alcuni precisi impegni: - trasferimento dell’impianto di lavorazione inerti da Magliano a Vecchiazzano; - onere di 516.000 euro per la realizzazione della strada a carico delle ditte; rimangono a carico delle ditte altri 314.000 € (la cifra complessiva di 516.000 + 314.000 = 830.000 € è il contributo dei privati alla costruzione della strada, che in totale richiederà 2.830.000 €); - apertura della cava a strada realizzata. In assenza della convenzione suddetta, che prevede non a caso il trasferimento da Magliano dell’impianto di lavorazione inerti, non si giustificherebbe né la finalità della strada, né il cospicuo costo a carico del pubblico per la sua costruzione, se questa fosse ad esclusivo servizio della cava. La cava, infatti, è già agevolmente raggiungibile dalla viabilità esistente, da sempre utilizzata da ditte precedentemente operative nel sito d’estrazione adiacente a quello in esame, senza che siano mai state avanzate proteste di sorta da parte di chicchessia. Occorre a tal proposito precisare che, originariamente (anni ’90) la ditta escavatrice “Sapifo” operante a Magliano aveva acquistato un ponte prefabbricato tipo “Bailey”, usato dal Genio Civile e militare per realizzare guadi provvisori, allo scopo di garantire un passaggio sul Rabbi in direzione Magliano per trasportare i materiali che sarebbero stati estratti in Vecchiazzano. A tale alternativa, inizialmente accettata dal Comune di Forlì, è stata sostituita la disposizione, contenuta in convenzione, dell’obbligato trasferimento dell’impianto lavorazione inerti a Vecchiazzano e quindi il conseguente accantonamento del guado sul Fiume Rabbi, tant’è che la ditta ha in seguito venduto il ponte prefabbricato. Inoltre, non corrisponde al vero quanto sostenuto dal Presidente di Circoscrizione, e cioè che: “il traffico indotto dalla sola cava non sia di soli 2 camion all’ora come segnalato dal WWF, ma molti, molti di più”. Infatti, la convenzione sopracitata impone un numero massimo di camion pari a n.37 viaggi giornalieri in uscita (che, suddivisi per le 10 ore lavorative di transito al giorno fanno 3,7 camion/ora, il 70% dei quali (2.59) orientati verso Magliano e il 30% (1.11) verso S.Varano), cioè esattamente quanto riportato dal WWF. Se si volesse infatti anche tener conto dei ritorni dei mezzi vuoti, si arriverebbe a n.2 camion all’ora nella direttrice Via Tomba – Via del Partigiano e n. 5 camion all’ora nella direttrice Collina – Magliano (che tra l’altro si può distribuire anche su via Massa, che passa adiacente al campo sportivo di S.Lorenzo in Noceto), frequenze assolutamente minimali e non tali da giustificare la costruzione di un’opera così costosa. Ad ulteriore precisazione e conferma di quanto sopra riportato, la convenzione sottolinea che il numero totale dei viaggi (n.37) risulta vincolante per le imprese cavatrici. In caso di violazione è prevista la sospensione dell’autorizzazione all’attività estrattiva. - La collocazione dell’impianto di lavorazione inerti a Vecchiazzano non risulta affatto ottimale, come sostenuto dal Presidente di Circoscrizione, poiché, per quante precauzioni si possano assumere, il disagio da polveri e rumore verrebbe comunque scaricato sulla collettività. Non a caso, il Comitato di Quartiere di Vecchiazzano-Massa-Ladino, con nota in data 13/11/07, ha espresso con parere unanime la contrarietà assoluta al trasferimento nel polo di Vecchiazzano dell’impianto di lavorazione inerti, con le motivazioni che il futuro polo estrattivo sorgerà a poche centinaia di metri dal centro abitato, con le problematiche annesse di rumori, polveri e vibrazioni. Tali impatti non deriveranno peraltro solo dal funzionamento dell’impianto, ma anche dal trasporto del materiale inerte in ingresso e in uscita. Il sito della cava e dell’impianto di lavorazione diventerebbe infatti il punto di consegna di tutti i materiali inerti provenienti dalle cave esterne. In proposito, non corrisponde al vero la considerazione del Presidente di Circoscrizione per la quale tale impianto lavorerebbe solo gli inerti estratti in sito. Egli evidentemente non conosce il contenuto dell’art.15 della Convenzione, intitolato “Materiali provenienti dall’esterno” che testualmente così riporta: “E’ permessa la lavorazione di materiali ghiaioso sabbiosi provenienti dall’esterno ed il recupero di inerti derivanti da scavi e da demolizioni… considerato che la lavorazione e il riutilizzo dei suddetti materiali causeranno un aumento del carico viario, andrà richiesta apposita autorizzazione al Comune di Forlì, che dovrà valutarne la compatibilità con i flussi di traffico in atto al momento della richiesta …”. Non solo. I materiali, nel sito in esame, verrebbero anche commercializzati, così come attualmente avviene a Magliano. Il polo di Vecchiazzano diventerebbe così anche il punto di rivendita dei materiali lavorati, concentrando nella zona tutti i mezzi di trasporto dei clienti della “Sapifo”, che ha come bacino d’utenza principale le zone posizionate ad est di Forlì (come Cesena) ed a nord (come Ravenna). Quanto sopra comporterebbe un incremento del traffico pesante anche in Via dell’Appennino ed in via del Partigiano, con ovvio ulteriore disagio per numerosi abitanti degli altri quartieri forlivesi. La Circoscrizione ignora anche altri particolari. La lavorazione di inerti necessita di una sufficiente e costante fornitura d’acqua. Questa dovrebbe essere prelevata dall’alveo del Fiume Rabbi, già stressato dagli ingenti prelievi a fini irrigui durante tutto il corso dell’anno, con un sistema di adduzione con canalizzazioni da realizzare e stoccaggio in bacini artificiali, con ulteriori impatti, sprechi idrici e costi economici. In ragione dei motivi di cui sopra la ditta “Sapifo”, in data 27/12/2005, ha richiesto una modifica alla convenzione – peraltro non recepita dal Comune - per poter mantenere l’impianto lavorazione inerti a Magliano. Tale impianto verrebbe trasferito in zone esterne all’attuale SIC, con tempi da definire, in prossimità del Fiume Ronco, dal quale verrebbe prelevato il quantitativo d’acqua necessario, poi rilasciato in alveo immediatamente dopo la lavorazione. Dai documenti non risulta sia stato elaborato alcuno screening per l’ipotizzato trasferimento dell’impianto di lavorazione. Gli atti della Circoscrizione e del Quartiere non riportano poi alcun dibattito o decisione del Consiglio che autorizzino tale impianto. In particolare, nella delibera circoscrizionale dell’11/10/07 il Consiglio ribadisce: “il proprio totale accordo con la scelta di trasferire l’impianto di lavorazione inerti dall’attuale sede di Magliano al polo di Vecchiazzano…”, senza che tale affermazione sia supportata dagli atti amministrativi e tecnici utili a definirne non solo i dettagli ma anche l’intero progetto. Questa procedura appare arbitraria ed illegittima, e dimostra una volontà politica pregiudiziale nella quale la Circoscrizione svolge il ruolo di cinghia di trasmissione di scelte comunali aprioristiche ed infondate. La Circoscrizione, inoltre, non considera nemmeno che l’impianto di lavorazione e di commercializzazione, una volta installati, non saranno più smantellabili, per ovvi motivi di funzionalità e di impossibilità di un ulteriore trasferimento di strutture così complesse e territorialmente ingombranti. Tanto meno risulta credibile l’affermazione secondo la quale sarebbe stata accordata ed istituita dal Comune una Commissione consultiva e di verifica della futura attività di cava e di gestione dell’impianto. L’istituzione di tale commissione non appare in nessun atto; ciò che invece si riscontra è una semplice richiesta (formalizzata con parere del Consiglio di Circoscrizione del 15/01/01 e non recepita dal Comune), di inserire nella convenzione un articolo specifico che la prevedesse. La strada in questione risulta quindi non a servizio della cava, come invece riportato dal titolo dell’opera sottoposta a screening. Essa è in realtà il pretesto per garantire l’afflusso di mezzi pesanti anche soprattutto all’impianto di lavorazione e commercializzazione inerti, nonostante sussistano possibilità alternative immediatamente praticabili e funzionali utili ad impedire sia il rilevante impatto ambientale, sia la lievitazione dei costi a carico della collettività, tanto più per il fatto che il Comune si trova in una situazione di conclamato deficit. La strada inoltre rappresenta il segmento iniziale del futuro asse pedecollinare di collegamento tra la vallata del Rabbi e quella del Montone, così come evidenziato nel sito web del Comune di Forlì e nelle conclusioni della relazione di screening elaborata dalla Provincia di Forlì-Cesena, nella quale si sottolinea (a pag. 33) l’importanza strategica di tale infrastruttura al fine di consentire un rapido e diretto collegamento fra S.Lorenzo in Noceto e Vecchiazzano. Ciò significa che la strada in questione verrà con ogni probabilità prolungata fino a S.Lorenzo in Noceto allo scopo anche di delimitare geograficamente, in direzione sud, la futura espansione edilizia dell’ambito urbano forlivese.
IN SINTESI
1) La strada non porterà alcun beneficio in termini di de-congestionamento del traffico automobilistico. Questo non verrà ridotto, poiché l’asse è completamente esterno al quartiere e non verrebbe certamente scelto dai residenti. 2) L’intendimento dell’Amministrazione Comunale è quello di garantire l’accesso non solo alla cava ma anche e soprattutto ad un impianto di lavorazione di inerti da trasferirsi, sul sito di Vecchiazzano, dall’attuale ubicazione in Magliano, all’interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Meandri del Fiume Ronco”. 3) Quindi, il principio “niente cava senza strada” diventa chiaramente il pretesto per accreditare una strada al servizio di un nuovo flusso di traffico pesante, indotto dall’attività dell’impianto di lavorazione inerti e molto più rilevante rispetto a quello per la sola cava. 4) La cava, infatti, è già agevolmente raggiungibile dalla viabilità esistente, da sempre utilizzata da ditte precedentemente operative nel sito d’estrazione adiacente a quello in esame, senza che siano mai state avanzate proteste di sorta da parte di chicchessia. 5) Non corrisponde al vero quanto sostenuto dal Presidente di Circoscrizione, e cioè che: “il traffico indotto dalla sola cava non sia di soli 2 camion all’ora come segnalato dal WWF, ma molti, molti di più”. 6) La collocazione dell’impianto di lavorazione inerti a Vecchiazzano non risulta affatto ottimale, come sostenuto dal Presidente di Circoscrizione, poiché, per quante precauzioni si possano assumere, il disagio da polveri e rumore verrebbe comunque scaricato sulla collettività. 7) Il sito della cava e dell’impianto di lavorazione diventerebbe infatti il punto di consegna di tutti i materiali inerti provenienti dalle cave esterne. 8) Non solo. I materiali, nel sito in esame, verrebbero anche commercializzati, così come attualmente avviene a Magliano. Il polo di Vecchiazzano diventerebbe così anche il punto di rivendita dei materiali lavorati, concentrando nella zona tutti i mezzi di trasporto dei clienti della “Sapifo”, che ha come bacino d’utenza principale le zone posizionate ad est di Forlì (come Cesena) ed a nord (come Ravenna). Quanto sopra comporterebbe un incremento del traffico pesante anche in Via dell’Appennino ed in via del Partigiano. 9) La lavorazione di inerti necessita di una sufficiente e costante fornitura d’acqua. Questa dovrebbe essere prelevata dall’alveo del Fiume Rabbi, già stressato dagli ingenti prelievi a fini irrigui durante tutto il corso dell’anno, con un sistema di adduzione con canalizzazioni da realizzare e stoccaggio in bacini artificiali, con ulteriori impatti, sprechi idrici e costi economici. 10) Dai documenti non risulta sia stato elaborato alcuno screening per l’ipotizzato trasferimento dell’impianto di lavorazione. Gli atti della Circoscrizione e del Quartiere non riportano poi alcun dibattito o decisione del Consiglio che autorizzino tale impianto. 11) La strada inoltre rappresenta il segmento iniziale del futuro asse pedecollinare di collegamento tra la vallata del Rabbi e quella del Montone, così come evidenziato nel sito web del Comune di Forlì e nelle conclusioni della relazione di screening elaborata dalla Provincia di Forlì-Cesena. 12) Ciò significa che la strada in questione verrà con ogni probabilità prolungata fino a S.Lorenzo in Noceto allo scopo anche di delimitare geograficamente, in direzione sud, la futura espansione edilizia dell’ambito urbano forlivese. 13) Per la maggior parte delle specie viventi la principale causa di estinzione è costituita dalla riduzione e dalla frammentazione degli habitat. Tali fenomeni sono determinati da: espansioni degli ambienti artificiali, quali aree urbane, produttive (agricole, industriali/artigianali) e reticolo stradale. “Fra le diverse opere umane, le infrastrutture stradali lineari sono quelle che influenzano maggiormente l’integrità degli ecosistemi terrestri e acquatici” (C.Battisti, 2004), producendo: isolamento delle popolazioni faunistiche, aumento della mortalità per collisione con gli autoveicoli, disturbo sonoro sulle vocalizzazioni territoriali e riproduttive, etc. 14) Il Primo Rapporto sullo stato dell’Ambiente del Comune di Forlì informa che: “Le zone urbanizzate e le infrastrutture hanno frammentato molti ambienti naturali e seminaturali, con conseguente contrazione fisica degli habitat disponibili e aumento della probabilità di scomparsa delle specie animali e vegetali. Tale situazione risulta particolarmente marcata nel territorio di Forlì” (pag. 197)… In quanto a rete ecologica, “emerge dalla graduatoria provinciale come il Comune di Forlì sia il più INSUFFICIENTE” (pag. 203). · Allegato: Documento “Opposizione del WWF alla costruzione della nuova strada pedecollinare via Mangella – via del Partigiano. Motivazioni naturalistiche”.
Commento inserito da
Anna Rita Massa in data 11/02/2008 20:45:45
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=526&i=281
Sono molto amareggiata da questa situazione, soprattutto perchè anche il Comunune di Forlì, che ritenevo attento alle problematiche dell'inquinamento ambientale, sta iniziando a "svendere" il suo/nostro territorio per finanziare le casse del Comune.
Inoltre la circolazione durante i giorni feriali di 45 camion nelle strade di Vecchiazzano (per unidici anni e forse più) vanificherebbe tutto il lavoro ed il tempo che i genitori dei bambini della Scuola D. Peroni, in collaborazione con il Comitato di Quartiere, hanno fatto per promuove il progetto "Percorsi sicuri casa-scuola", progetto che aveva l'obiettivo di dare ai bambini in età scolare l'autonomia di poter andare e tornare da soli a scuola.
Secondo voi quanti saranno i genitori che, una volta avviata la cava, aderiranno a tale progetto?
Io per prima avrei i "patemi d'animo" sapendo che mia figlia di 9 anni deve attraversare la strada, in particolare Via Veclezio, già ora pericolosa per l'alta velocità di chi la percorre: figuriamoci se aggiungiamo 45 camion al giorno!
Io che per prima ho aderito in prima persona a tale progetto, facendo in modo che mia figlia andasse a scuola a piedi magari con l'aiuto dei negozianti per l'attraversamento delle zone più a rischio (la Simonetta del forno Agatensi l'ha aiutata più di una volta per attraversare l'incrocio!).
Il progetto promuoveva infatti anche il coinvolgimento dei commercianti al fine di ricostruire il "tessuto sociale" e Vecchiazzano che io ritengo ancora un paese, sarebbe adattissimo per tale scopo. (leggete "la Città dei Bambini" di Tonucci)
Sapere che le mie figlie percorrono le strade del paese in qualche maniera "sorvegliate" dagli abitanti (i nonni alle finestre o seduti nella sedia del cortile, i negozianti, ecc.) mi darebbe un po' più di serenità.
Ma con 45 camion al giorno in giro per le strade, molto probabilmente tornerei sui miei passi.
Inoltre pensare a tutta questa "cementificazione" mi spaventa molto: ora stiamo chiedendo disperatamente al Comune il miglioramento della viabilità e la costruzione di parcheggi (richiesta che ritengo oltretutto lecita), ma penso e temo che un domani ci troveremo nella sede del Comitato di Quartiere a chiedere la "costruzione" di aree verdi considerato che a breve cominceranno ad edificare anche nel campo lato scuola.
Mi domando allora: non è forse il caso di guardare un po' più lontano per quello che sarà nel suo complesso e complessità lo sviluppo di Vecchiazzano?
Ma per fare questo ci vuole il coinvolgimento di tutte le persone che abitano il quartiere, comprese le sue istituzioni.
Buona giornata a tutti.
Anna Rita
UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI FORLÌ
20.09.2007
Foglio Notizie n. 267
Il Comune di Forlì rende noto che il progetto definitivo per la realizzazione di una strada di collegamento tra via Veclezio e via del Partigiano (elaborati tecnici, piano particellare ed elenco dei proprietari interessati), è anco...
l WWF di Forlì organizza un evento pubblico dal titolo:
VECCHIAZZANO: LA CAVA, LA STRADA, L’IMPIANTO. E L’AMBIENTE?
Venerdì 21 Dicembre 2007, Ore 20.30, presso il Circolo dei Repubblicani di Via Castel Latino (davanti alle Poste)
I CITTADINI, GLI AMMINISTRATORI, LE ASSOCIAZIONI SONO INVITATI A PART...
Stasera c'è stata la riunione del comitato di quartiere.
La prima a cui ho partecipato nonostante io abiti a Vecchiazzano da sempre.
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Da anni, molti, si è autorizzata una cava in cima alla collina che è alle spalle di vecchiazzano Le colline più belle che stanno sopra a forlì per un perimetro contenuto saranno abbassate di quota per consentire l’estrazione di sabbia e ghiaia di cui è partic...
Non abitando più a Vecchiazzano e non seguendo da vicino i nuovi e “tormentati” sviluppi della zona, sentendo parlare di cava ero convinto che si trattasse sempre di quella di Ladino, ma poi informandomi meglio e consultando la cartina che Gorini ha pubblicato nel sito mi sono accorto che si tratta ...
Mi sembra di sognare, è certo un brutto sogno: ho visto il progetto della trasformazione di Via Castel Latino, già in atto ed ho sentito riparlare della famosa cava.
Allora mi chiedo:
1. Ma chi abbiamo eletto in Consiglio comunale che ci vuole così bene?
2. Come mai le proteste, le lettere e le in...
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1 commento
Da più parti, compreso questo sito, sono state pubblicate prese di posizione e pareri sulla realizzazione della “bretella di gronda di Vecchiazzano”, chiamata in modo errato “strada della cava”. Ritengo utile riportare, in estrema sintesi, il percorso tecnico-amministrativo compiuto fino ad oggi dal...
inserito da Gabriele Zelli in data 11/02/2008
1 commento
Ritengo che l’approccio alla problematica della nuova strada e dell’apertura della Cava auspicato da Cristina Maltoni, e cioè di affrontare l’argomento nella sua completezza e non per spezzoni, sia certamente un metodo condivisibile e da sempre applicato da questa Amministrazione. Pur nella consapev...
A integrazione delle informazioni precedenti comunico che, in data 12 febbraio 2008, la Giunta Comunale ha assunto una delibera con la quale ha contro dedotto le osservazioni pervenute nel procedimento di dichiarazione della pubblica utilità del progetto per la costruzione della strada di col...
1) Il Comune e la Circoscrizione vogliono un impianto di lavorazione di pietre ed inerti con una strada camionabile per il sito della cava di Vecchiazzano.
2) Il principio “niente cava senza strada” è il pretesto per giustificare una strada. E l’impianto di lavorazione giustifica i costi per la st...
“Una strada per la cava”, “niente cava senza strada”, “un impianto di lavorazione per giustificare la strada”. Sembra il gioco delle tre carte. Solo che il gioco delle tre carte di solito nasconde un imbroglio! Da quando si è formato il “ Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente di Vecc...
Risposta alla nota Ass.re Zelli dell’11/02/08, sulla strada per la cava di Vecchiazzano
Quanto scritto dall’Assessore Zelli conferma pienamente la validità delle contestazioni dei cittadini e del WWF.
Non è infatti vero che, come sostiene l’Ass. Zelli, la nuova strada è “erroneamente chiamata stra...
Carissimi lettori ed abitanti di Vecchiazzano,
le lunghe e dettagliate spiegazioni di un assessore circa l'opportunità di insediare una cava a Vecchiazzano con tanto di strada, (con un volume di traffico medio di un automezzo ogni 6 minuti), mi sembrano offensive per l'intelligenza dei cittadini e ...
17 Febbraio 2008
Comuni fuori controllo
Clicca il video (sito)
I consigli comunali devono essere aperti ai cittadini. Chi lo impedisce va denunciato. I sindaci e gli assessori non tollerano la presenza dei loro datori di lavoro. Preferiscono invitare i commensali della torta pubblica: industriali...
Rispondo al alcune osservazioni presentate in questi giorni. Lo faccio solo ora, a causa dei numerosi impegni connessi alla mia funzione ed alla conseguente difficoltà a portare a compimento tutto ciò che si vorrebbe.
All’amico Gilberto Giorgetti desidero far presente che a Forlì, da oltre 30 anni, ...
inserito da Gabriele Zelli in data 22/02/2008
4 commenti
Consultando le planimetrie del Piano Regolatore Generale, sul sito web del Comune di Forlì “http://www.comune.forli.fo.it”, è agevole individuare tutti gli assi viari in corso di progettazione sul territorio. Ebbene: del fantomatico “futuro asse pedecollinare” non c’è la benché minima traccia. Sono ...
inserito da Gabriele Zelli in data 22/02/2008
1 commento
Oggi prendo in considerazione le prese di posizione del Comitato ribadendo, in alcuni casi, questioni già scritte.
Parto col ricordare che la cava di Vecchiazzano venne prevista nella Pianificazione Provinciale nel 1993 (15 anni fa) in quanto ritenuta, dai consulenti di cui si avvalse la Provincia...
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Il settimanale " Il Momento " del 22/02/2008 dedica un articolo all'argomento in cui è citato anche il sito www.vecchiazzano.it per il d...
Ill.mo Sig. Sindaco,
Le scriviamo in merito alla decisione del Consiglio Comunale di procedere all’ampliamento dell’attività estrattiva nella cava “di Vecchiazzano” sita all’angolo delle vie Veclezio e Mangella.
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Alla richiesta di un pubblico incontro sul tema Cava-Strada-Impianto frantumazione macerie inviata al Sindaco ed all'Assessore alla Pianificazione e sviluppo del territorio di Forlì in data 12 marzo 2008, l'Assessore Gabriele Zeeli a risposto a questo Comitato con lettera del 31 marzo 2008. La lette...
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DATI CLAMOROSI - LE DIOSSINE SONO NEL PIATTO - POLLI ALLA DIOSSINA ANCHE A PRATO SOTTO L'INCENERITORE DI BACIACAVALLOI cittadini della Piana chiederanno l'intervento dei ministeri della Salute e dell'Agricoltura, della Comunità europea e si rivolgeranno alle Procure di Pisto...
Oggetto: Cava estrattiva di Vecchiazzano con realizzazione di un nuovo asse viario di servizio ed impianto di lavorazione inerti
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Nella metà del mese di Maggio una delegazione del “Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente di Vecchiazzano” ha incontrato due Candidati a Sindaco di Forlì nelle prossime imminenti elezioni per illustrare le proprie posizioni contrarie alle delibere comunal...
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2 commenti
Inserisco nella sezione "Consigli al paese" questo resoconto per stimolare e consigliare una numerosa partecipazione alla riunione organizzata per il 23/10 sullo stesso argomento.
Scrivo a titolo personale.
Come membro del Comitato di Quartiere di Vecchiazzano, venerdì 25/9 scorso ho part...
Buongiorno, ieri sera ero presente all’assemblea pubblica sul polo estrattivo (cava) che sarà realizzato poco sopra vecchiazzano, essendo da poco tempo abitante del quartiere, e non essendo bene a conoscenza dell’intervento ho voluto conoscere meglio di cosa si trattava.
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Ill.mo Sig. Assessore all’Ambiente
Ill.mo Sig. Assessore ai Lavori Pubblici
Ill.mo Sig Presidente del...
VECCHIAZZANO E DINTORNI, CAVA E VIABILITÀ
La costruzione del nuovo tronco stradale per smaltire il traffico pesante prodotto dalla futura cava estrattiva di Via Mangella ha data luogo a due fazioni, sostenitrici di due linee di pensiero opposte, l’una a favore e l’altra con...
Tralasciando per il momento l’aspetto ambientale e paesaggistico dell’intervento, vi invito a concentrarvi sull’affermazione che la nuova strada “alleggerirà la viabilità passante nel centro abitato di Vecchiazzano” , così come riportato nella Relaz...
La proposta alternativa: Via Veclezio - Viale dell’Appennino e non solo.
Nel corso dell’incontro del 23 ottobre scorso con il Sindaco, il portavoce dei Verdi di Forlì (e con l’appoggio del WWF) ha avanzato una proposta, alternativa alla nuova strada di collegame...
Quella sembra proprio che ce la dobbiamo tenere (c’è un Piano delle cave, ogni Comune le deve avere, ecc...ecc..).
E’ molto importante però che nella cava si lavorino solo i materiali in essa ...
Ritengo che chiunque conosca la viabilità di Vecchiazzano e dintorni (utilissima a proposito la mappa interattiva alla home page del sito), e ne affronti quotidianamente il traffico, dopo aver analizzato seriamente il Progetto Comunale della “Strada Cava di Vecchiazzano - Strada di coll...
Un nuovo by-pass di due chilometri: si torna a costruire strade a Forlì
Con un percorso di circa due chilometri sarà la principale opera stradale realizzata a Forlì dall'epoca del completamento della tangenziale
Accelerata in Comune per la costruzione di una nuova arter...
Venerdì 26 febbraio 2010 alle ore 20,45
presso in Circolo ENDAS "A.Fratti" Via Castel Latino, 34 - Vecchiazzano
ASSEMBLEA PUBBLICA sul seguente argomento:
CAVA DI VECCHIAZZANO
Saranno presenti:
Prof.Roberto BALZANI - Sindaco del Comune di Forlì...
Leggo sul blog che il giorno 26 p.v. vi sara'una comferenza dove il tema in discussione sara' e'la cava del luogo.Scusate la mia ignoranza ma che vi fosse una cava a vecchiazzano a me giunge nuova,percui sono grato a chiunque mi illumini,sul tipo di cava,se e'recente o e' sempre esistita,...
la cava è assentita da molti anni, ormai è dato acquisito. in via veclezio/via mangella
non parte perchè la convenzione impone la realizzazione di una nuova strada che congiunge la zona degli scavi alla via del partigiano, tagliando in diagonale la zona pedecollinare di ma...
tanto discutere per nulla.
l'incontro fra amministratori e cittadini non è servito a cambiare, migliorare, apportare correttivi a un progetto SICURAMENTE SBAGLIATO.
dico sicuramente sbagliato perchè è stato dimostrato dai tecnici comunali che la via Veclezio non ha traffico in...
Gent.mo Sig Coordinatore
E Componenti del Comitato di Quartiere di Vecchiazzano,
In occasione della riunione che sarà tenuta oggi alle 20,30, visto il punto N. 4 previsto in agenda, desidero farvi pervenire alcune c...
La VOCE qualche giorno fa ha riportato la seguente notizia: l’Anas, almeno per i prossimi 5 anni, non ha i soldi per il 3° lotto della Tangenziale ed il Sindaco Balzani, ritenendola opera prioritaria in quanto risolutiva di molti dei problemi di traffico della zona Vecchiazzano-Ospedale-Vi...
Cosa sta succedendo a Forlì?
Improvvisamente si scopre che in Comune non ci sono più soldi e la città naviga in un buco finanziario incredibile. Di chi è la colpa?
Sulla stampa si legge che da alcuni anni lo stabile dell’IPER MERCATO CONAD è fermo per ave...
Riprende dalla 1° parte
Valutazioni su:
2° Parte:
3) viabilità;
4) alternativa proposta dal WWF.
1) La nuova strada non risolve i problemi viabilistici di Vecchiazzano, in...
da tanti anni ci opponiamo alla strada della cava di vecchiazzano.
costa tantissimo,devasta la prima collina già fin troppo interessata da case, non serve ai problemi di traffico del quartiere.
nelle riunioni pubbliche e ancor prima in quelle di maggioranza prima del 2007 abbiamo proposto u...
Caro Direttore, Le lancio un mio piccolo contributo sul tema: “strada di servizio alla cava”, in particolare sulla “macinazione degli inerti” che mi pare sia stata molto minimizzata, quasi coperta o ridotta, in quanto sarebbe fatta (ci viene detto) con un “impiantino&rd...
E’ ormai un’annosa questione l’apertura di una cava estrattiva di sabbia e ghiaia a sud di Vecchiazzano. L’apertura della cava è stata condizionata dalla costruzione di una strada di servizio (che sarà pagata con denaro pubblico: almeno 3 milioni di Euro...
ricevo via mail le foto di un amico che si è accorto e chiede di mettere le immagini anche su questo sito, io ne metto una con qualche mia considerazione.
succede a Forlì, sulle prime colline sopra la frazione Vecchiazzano, che si approvi una cava di ghiaia per oltre un milione di met...
Addio campagne ridenti Addio.
Mettiamo nell'archivio fotografico questa foto: fra pochi mesi questo paesaggio non lo vedremo più, sostituito da una enorme, polverosa, cementificata (ed ahimè inutile!) strada di accesso alla CAVA di Vecchiazzano.
Mi auguro che venga dedicata a ...
COMUNICATO STAMPA
La strada di Vecchiazzano: un insulto all’ambiente e alle casse del Comune
La Consigliera comunale del PD, Veronica Zanetti, con zelo degno di miglior causa, difende a spada tratta la costruenda strada di Vecchiazzano, di servizio alla futura cava di Via Veclezio-...
RIAPPARE LA STRADA PER LA CAVA DI VECCHIAZZANO !!
Zitti, zitti, quatti, quatti, dopo circa dieci anni dalla battaglia portata avanti da molti cittadini per un paio di anni ( 2008-2010) riappare la “strada per la Cava” di Vecchiazzano, annunciata con enfasi come una grande conqu...
Nuova strada, Ridolfi: "Vecchiazzano e San Martino non sanno cosa li aspetta. A coloro che pervicacemente hanno portato avanti il progetto fino all’approvazione vorrei chiedere: “dove saranno lavorati gli inerti estratti?
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Intervista al Dott. Ruggero Ridolfi sullo scenario che si prospetta per Vecchiazzano e San Martino in strada, fra inquinamento e traffico stradale.
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