Associandomi agli "sfoghi" di Ruggero e Davide nell'articolo PECUNIA NON OLET non faccio certo un gesto eclatante, sfondo semplicemente la classica porta aperta ma con la raggelante constatazione però che a pensarla così sulla "nomeklatura" politica siamo in tanti, in troppi.
Allora perchè non riusciamo a ripulire la fogna dal merdume? Me lo sono chiesto tante volte e altrettante mi sono dato la marzulliana risposta. Perchè siamo impotenti davanti ai potenti. Ho scoperto l'acqua calda? Probabilmente è vero ma perdonatemi perchè non ho studiato queste cose e credo di essere sopravvissuto fino ad oggi proprio grazie alla mia ignoranza, se l'avessi fatto magari sarei dall'altra parte della barricata, quella dei prevaricatori, dei persuasori occulti e palesi, dei sodomizzatori della plebe, dei venditori di fumo. Sì insomma, dei ricchi. O devo dire dei politici?
Resta, sanguinolenta, l'amara constatazione di averlo "democraticamente" preso in culo e l'ancora più desolante consapevolezza che agitarsi non farebbe che il gioco del nemico, come ebbe a dire un vecchio saggio, probabilmente cinese.
Prima o poi la palla passerà ai giovani, quelli di oggi intendo. Anch'io ho figli e nipoti e tra i giovani mi ci trovo spessissimo, posso solo dire che dagli esempi che ho avuto finora se queste sono le generazioni future, se tutto va bene siamo rovinati. Mi si passi la battutaccia. E se Davide nel commento precedente dice di non essere molto ottimista sulle nuove generazioni, io d'altra parte non voglio passare per pessimista. Solo realista.
Manlio Monti