Caro Direttore,
Stiamo vivendo un momento di grave sofferenza della Politica che si è mossa negli ultimi decenni sempre più al servizio del potere economico e non al servizio dell’uomo. Lo vediamo nel grave disagio che vive la Politica in USA, lo vediamo in Europa ed in Italia dove non si trova accordo per salvaguardare l’ambiente neppure a lungo termine, perché l’Economia appare più importante. Lo vediamo anche localmente, dove gli stessi che protestano per il comportamento del governo centrale nei confronti del poco rispetto per l’ambiente, agiscono nello stesso modo anteponendo alla tutela della salute dei cittadini gli interessi economici che possono derivare dal business legato alla gestione dei servizi essenziali (acqua , gas, smaltimento rifiuti).
In questo clima di disagio della Politica, le Associazioni WWF Forlì, ISDE (Medici per L’ambiente), AIL (Ass contro le Leucemie) ed Italia Nostra sez Forlì, intendono affrontare con un pubblico incontro un tema “simbolo” come quello della Diossina: un inquinante, cancerogeno, del quale si devono temere fortemente gli effetti sulla salute.
E’ una sostanza altamente stabile, che non è presente in natura se non per eventi rari (emissione da vulcani o incendi di foreste) e che ci ritroviamo ora, da circa 30-40 anni, in misura sempre più crescente nell’ambiente e nei cibi. Il lunghissimo tempo di permanenza, una volta entrata nell’organismo, fa temere soprattutto per quanto riguarda la salute delle nuove generazioni.
Ne parleranno 5 medici al Salone Comunale di Forlì, mercoledì 19 Novembre 2008 alle ore 20,30. Sono stati invitati per spiegare quali sono i timori legati allo spandersi nell’ambiente di questa molecola. Non è volontà di creare allarmismo, ma un doveroso modo di informare di un potenziale pericolo, verso il quale le autorità politiche e gli amministratori, responsabili in prima persona della salute dei cittadini, dovrebbero prestare attenzione.
Usiamo le parole di Lorenzo Tomatis, di cui ricorre ora il primo anniversario della scomparsa e che fu invitato ad un’audizione purtroppo “inascoltata” nel presso il Consiglio Comunale di Forlì 3 anni fa, per concludere questa lettera aperta: “Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche accettare: - il dovere di informare; -impedire l’occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute; - evitare che si continui a considerare l’intera specie umana come un insieme di cavie…”. A tutti va l’invito di affrontare senza pregiudizi le problematiche che possono riguardare la salute, con la consapevolezza che solo conoscendo un rischio ci si può porre nelle condizioni di evitarlo.
Grazie per l’attenzione
Forlì, 12 Novembre 2008 Per le Associazioni Organizzatrici:
Dr Stefano Gotti
Vice Presidente di Italia Nostra sez di Forlì
Dr. Ing. Alberto Conti
Presidente WWF-Sez. di Forlì
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