Articolo inserito da Claudia Lombardi in data 12/03/2008
Info a Vecchiazzano
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Incontro sui rifiuti il 18 Marzo
18 MARZO ore 20.45 a Forlì presso la Camera di Commercio
il Tavolo delle Associazioni ed alcuni comitati di Quartiere promuovono un pubblico incontro dal titolo:
I RIFIUTI: DA PROBLEMA A RISORSA
Saranno con noi Marino Ruzzenenti, (autore del libro L’ Italia sotto i rifiuti), Natale Belosi ( Direttore comitato Scientifico Ecoistituto di Faenza) Carla Poli (imprenditrice e gestore di Centro di riclaggio),
coordina Patrizia Gentilini
Dimostreremo come la gestione virtuosa dei “rifiuti” concretamente comporti sviluppo, occupazione stabile, ricchezza per i territori e che tutto ciò si coniuga con il rispetto per l’ambiente e la salute delle popolazioni: tutto è semplice, possibile, a portata di mano…. ! Vieni e vedrai.
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Claudia Lombardi in data 19/03/2008 20:45:45
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=566&i=330
Premesso che a me sicuramente fa bene digiunare...
Volevo informarvi che esiste uno sciopero della fame "silenzioso", a staffetta, 24 ore di digiuno a persona, da maggio 2007 (quasi un anno!) in segno di protesta contro il 3° inceneritore.
Ieri sera sono andata all'incontro sui rifiuti organizzato in Camera di Commercio.
Se ne sono dette di belle (o di brutte???)
Ho visto anche alcune persone del comitato di quartiere di Vecchiazzano e persone che stanno lottando contro la cava (a tal proposito, la buttò là .. e se si organizzassero striscioni da appendere sui terrazzi contro la cava come per le bandiere per la pace???).
Certo è importante essere cittadini coscienti e responsabili..
Ridurre i rifiuti il più possibile acquistando prodotti che abbiano sempre meno imballi.
Riutilizzare le cose più volte anzichè comprarne di nuove.
Differenziare i Rifiuti
Riciclo degli stessi in altre forme
e così via.
Ma poi rimane il vero e proprio rifiuto.
Le alternative (e non solo sperimentali ma già attive) ci sono ( vedi http://www.ilpassatore.it/2008/01/30/come-risolvere-il-problema-dei-rifiuti-senza-discariche-ed-inceneritori/)
Eppure sto cavolo di inceneritore l'hanno costruito lo stesso. Perchè in ITALIA (l'unico paese!!) incenerire viene premiato con delle sovvenzioni statali, all'ESTERO si tassa chi incenerisce.
Quindi conviene economicamente.
Io non ce l'ho con Hera (anche se ieri sera qualcuno ha proposto di staccarsi da Hera per la gestione dei rifiuti!!) chiedo solo che lavorino nell'interesse (e non solo economico, ma prima di tutto della salute e del costo della nostra bolletta) dei cittadini.
Sapete per es. che paghiamo una bolletta (noi singoli cittadini) comprensiva dei costi dei rifiuti industriali che per es. gli artigiani vanno a buttare nel cassonetto anzichè smaltirli correttamente?
Sapete che nel costo dei prodotti che compriamo al supermercato è compreso anche il costo del produttore per smaltire quel prodotto, che se poi inceneriamo sono letteralmente soldi che se ne vanno in fumo(il famoso contributo CONAI)?
Sapete che ci sono cassonetti cosiddetti "multimateriale" dove si può buttare praticamente di tutto, il cui contenuto finisce incenerito come quello dei normali bidoni grigi dell'indifferenziato ma solo perchè c'è l'adesivo "MULTIMATERIALE" rientrano nelle statistiche della raccolta differenziata a gonfiarne i numeri per dire che sono bravi?
Vabbè la questione è molto lunga e non riuscirei a fare un riassunto, spero però di aver riferito correttamente. Se qualcuno non fosse d'accordo che il problema rifiuti c'è, esiste, le generazioni future non ce lo perdoneranno, era tenuto a dire la sua ieri sera, di fronte a consiglieri, cittadini, medici e oncologi, esperti del settore..
Perciò non mi rimane altro che dirvi che nel mio piccolo ho aderito allo sciopero (a me toccherà digiunare il prox 5 aprile).
Vi invito ad unirvi.
(vedi http://www.clan-destino.it/main.html sezione Catena del Digiuno)
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Cristina Maltoni in data 20/03/2008 20:45:45
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=566&i=331
Grazie Claudia il tuo contributo è davvero prezioso mi permetto di aggiungere le mie riflessioni in merito...dal momento che anche a casa mia è cominciata la raccolta differenziata!Un tappetino per il mouse del computer che un tempo era una bottiglia di acqua naturale, un bicchiere trasformato in una matita, una confezione di merendine divenuta portafoto. È il magico mondo del riciclaggio che, soprattutto nella plastica, fa miracoli: sia in fatto di (ri)produzioni di oggetti, sia in tema di ambiente, impedendo a oggetti di uso quotidiano di diventare una minaccia per il sottosuolo e anche per l’uomo. Alla base di tutto questo c’è la raccolta differenziata: il primo, vero, grande passo per la riuscita dell’operazione. Una filosofia, prima ancora che uno stile di vita, ormai conosciuto da tutti, ma, purtroppo, ancora poco applicato. Eppure i cassonetti dell’immondizia multicolori non sfuggono nemmeno all’occhio meno attento. A Forlimpopoli è stata sperimentata addirittura la raccolta porta a porta con contenitori e buste ad hoc, che vengono consegnati alle famiglie e poi ritirati con cadenza settimanale. Un buon modo per abbattere la pigrizia!!Il mio suggerimento è di cominciare un po' alla volta...occorre munirsi di 4 bidoncini da tenere nel terrazzo e via ...dopo alcuni giorni diventa talmente naturale e contagioso che ci si diverte pure... educativo anche per i bambini che sono quasi piu' attenti dei grandi!!!
Ma partiamo dalle regole:
cassonetti per vetro, plastica e metallo: inserirvi bottiglie, vasetti e barattoli in vetro e plastica; buste e sacchetti di plastica; lattine per bevande; vaschette e fogli in alluminio; scatolame di metallo per alimenti; tappi di metallo; bombolette spray; gusci e barre di polistirolo. Tutti questi oggetti vanno prima svuotati, sciacquati e, nel caso dei contenitori in plastica, schiacciati;
Non vi si devono inserire: ceramica e porcellana; lampadine e lampade al neon; piatti, bicchieri e posate di plastica; contenitori per solventi e vernici; oggetti in vetro, plastica e metallo diversi dai contenitori (es. giocattoli, lastre di vetro, ecc.). Bastano infatti piccole quantità di questi rifiuti per rendere tutto il resto non riciclabile.
contenitori per carta, cartone e cartoncino: inserirvi imballaggi di carta, cartone e cartoncino; giornali, riviste, quaderni; depliant, volantini, manifesti; cartoni in tetrapack. Questi oggetti vanno piegati e ridotti di volume; occorre togliere gli eventuali involucri in plastica; i contenitori in tetrapack vanno sciacquati e schiacciati.
Non bisogna invece gettarvi: carta o cartone sporchi di cibo o altre sostanze; carta oleata o plastificata; piatti, bicchieri, buste o sacchetti in plastica. Anche in questo caso bastano infatti piccole quantità di questi rifiuti per rendere tutto il resto non riciclabile.
contenitori per materiali non riciclabili e scarti alimentari: vi si possono introdurre: tutti i materiali non riciclabili; avanzi di cibo; carta, cartone e simili sporchi di cibo; plastiche non riciclabili (es. giocattoli; piatti, bicchieri e posate); pannolini e assorbenti igienici. Anche in questo caso è necessario ridurre il più possibile il volume dei rifiuti e raccoglierli in un sacchetto ben chiuso.
Non vi si devono lasciare: materiali riciclabili; sostanze liquide; materiali pericolosi; pile scariche e batterie d’auto; sostanze tossiche; calcinacci e pneumatici; rifiuti ingombranti anche se smontati.
Cosa succede dopo? Vetro, plastica e metallo verranno separati e inviati rispettivamente a vetrerie, industrie manufatturiere per la plastica e industria metallurgica, dove diverranno nuovi contenitori in vetro e metallo, oggetti e tessuti ricavati da materie plastiche.
La carta viene indirizzata alle cartiere che ne faranno nuova carta, cartone e cartoncino.
I materiali non riciclabili diverranno: combustibile da rifiuti che produrrà energia; dalla frazione organica stabilizzata si otterrà terriccio per la copertura delle discariche.
Per quanto riguarda:
pile scariche: gettarle negli appositi contenitori;
farmaci scaduti: idem (i contenitori si trovano presso le farmacie, le ASL e nelle sedi dell’azienda urbana che smaltisce i rifiuti);
consumabili da stampa: cartucce di toner, nastri stampanti, unità tamburo per fotocopiatrici, ecc. vanno portati nelle isole ecologiche, negli specifici centri di raccolta o presso le sedi dell’azienda urbana che smaltisce i rifiuti;
batterie auto al piombo: vanno smaltite dall’officina del meccanico, ma se si fa da sè, portarle presso isole ecologiche, centri di raccolta o sedi dell’azienda municipale per i rifiuti;
indumenti e accessori usati: metterli nei contenitori stradali gialli;
rifiuti ingombranti: si possono portare nelle isole ecologiche
Commento inserito da
Cristina Maltoni in data 21/03/2008 20:45:45
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=566&i=333
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Commento inserito da
Anna Rita Massa in data 26/03/2008 20:45:45
www.vecchiazzano.it/p.asp?p=566&i=338
Sono andata anch'io all'incontro organizzato presso la Camera di Commercio.
Cose interessanti ne sono state dette tante, particolarmente mi ha colpito il fatto che nei nostri inceneritori viene bruciato ciò che viene raccolto nei contenitori "MULTIMATERIALE" che purtroppo vengono considerati alla pari dei rifiuti differenziati (non oso immaginare cosa viene introdotto all'interno!).
La cosa che però non mi è piaciuta per niente è che non fosse presente nessun rappresentante di HERA, perchè le cose che sono state esposte durante la serata avevano secondo me bisogno di un riscontro immediato.
Se la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non avviene in maniera corretta e nel pieno rispetto delle regole, bisogna assolutamente ed immediatamente denunciare il fatto a chi di competenza.
Secondo me i relatori avrebbero dovuto più insistere su questo anzichè proporre uno sciopero della fame.
Per quanto possiamo avere poca fiducia nelle istituzioni e nella legge è bene che invece sollecitiamo gli amministratori a monitorare le attività che si svolgono nel nostro territorio (anche perchè è il loro lavoro)
Un saluto a tutti
Anna Rita Massa