VECCHIAZZANO E DINTORNI, CAVA E VIABILITÀ
La costruzione del nuovo tronco stradale per smaltire il traffico pesante prodotto dalla futura cava estrattiva di Via Mangella ha data luogo a due fazioni, sostenitrici di due linee di pensiero opposte, l’una a favore e l’altra contraria, che l’acceso dibattito del 23 ottobre scorso, presente il Sindaco di Forlì, non è riuscito a riavvicinare.
Ascoltando i vari interventi, compresi quelli del Sindaco e degli Assessori, mi sono convinto che esiste ancora molta confusione e che un’analisi approfondita dei termini reali della questione debba ancora essere portata a compimento.
Visto che il dibattito è ancora aperto e appassionato e l’Amministrazione disposta a seguirlo, anch’io vorrei esprimere la mia opinione.
Armati di stradario, per chi non conosce a memoria la toponomastica di Vecchiazzano, e di tanta pazienza, vi invito a seguirmi in queste miei ragionamenti che per comodità ho diviso in 5 capitoli.
CAP.1°
IL CURIOSO CASO DELLA NUOVA STRADA DI VECCHIAZZANO
Il primo dubbio mi viene ancor prima di cominciare: come chiamare questa nuova strada?
- L’Ufficio Stampa del Comune di Forlì il 20.09.2007 (Foglio Notizie n. 267) la chiamava “nuova strada da Via Veclezio a Via del Partigiano”,
- l’Assessore di allora Gabriele Zelli in un articolo pubblicato nel sito di Vecchiazzano in data 11/02/2008 la definiva “bretella di gronda di Vecchiazzano, chiamata in modo errato strada della cava”,
- nel 2009 nella pagina WEB “Grandi Infrastrutture” del sito del Comune di Forlì http://www.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=91644&idCat=74154&ID=82140 (in cui oltre alla relazione di presentazione sono pubblicate anche le tavole di progetto) appare come “Strada Cava di Vecchiazzano (Strada di collegamento tra la Via Veclezio e la via del Partigiano)”.
Curiosa l’incertezza nel titolarla e la ripetuta mutazione del nome: in attesa del prossimo.
Il motivo per cui l’Amministrazione Comunale la vuole costruire però non cambia:
- “La futura strada ha come obiettivo primario quello di alleggerire il traffico nel centro abitato di Vecchiazzano........ La strada garantirà anche il collegamento con una zona destinata dal Piano regolatore generale ad attività estrattiva” nel 2007.
- “La nuova strada congiungerà, inoltre, la cava estrattiva n. 15 di Vecchiazzano e la zona industriale di Via Bourges ..... ed alleggerirà di conseguenza la viabilità passante nel centro abitato di Vecchiazzano” nel 2009.
Il collegamento di Via del Partigiano con Via Veclezio è dunque il motivo principale della realizzazione della nuova strada (il congiungimento della cava estrattiva con Via del Partigiano è un “anche”, un ’”inoltre”, collaterali, di conseguenza).
Planimetria progetto Su base foto satellitare
Perché allora il progetto prevede per Via Mangella “una variante” (leggi allargamento fino a ml.8.50) del solo tratto cava-Via Tomba, dove verrà fatta anche “una nuova intersezione a T” e nessun lavoro per il tratto cava-Via Veclezio?
E per l’innesto Via Mangella-Via Veclezio niente “ nuova intersezione a T”?
Più che un caso curioso, questa incompletezza è francamente incomprensibile: se l’intento è quello di costruire una “Strada di collegamento tra la Via Veclezio e la via del Partigiano” perché i lavori in Via Mangella, a partire dalla cava vengono previsti solo in direzione Via del Partigiano e non vengono fatti anche in direzione Via Veclezio?
La professione che svolgo, quella di architetto, mi ha portato qualche settimana fa, a presenziare ad un convegno che aveva come tema la Legge Regionale n.6/2009 “Governo e riqualificazione solidale del territorio”. Sono intervenuti Amministratori pubblici regionali e locali (fra i quali anche l’Arch. Paolo Rava, Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale di Forlì) e da quel palco è stato più volte affermato che “Il Territorio” non è un bene a disposizione illimitata, non è riproducibile, anzi è già ora in esaurimento, e pertanto va contingentato, centellinato, messo in cassaforte: la Legge indurrà infatti privati e pianificatori pubblici non solo a TUTELARE ma anche a NON CONSUMARE TERRITORIO o a consumarne il meno possibile, disincentivando al massimo le espansioni e promuovendo al contrario il recupero e la riqualificazione dell’esistente.
E di fronte al progetto per la “Strada Cava di Vecchiazzano (Strada di collegamento tra la Via Veclezio e la via del Partigiano)” così come avanzato dal Comune, la prima riflessione che viene da fare è: ma è proprio indispensabile, non si può fare altrimenti, non si può valorizzare e sfruttare meglio la viabilità esistente?
E viene facile giudicare il caso della nuova strada della cava non proprio come uno di quelli “che non se può fare a meno”, “che non esiste alternativa possibile”.
Chi non va troppo per il sottile, se la strada verrà realizzata, potrebbe dire: ”Predicate bene ma razzolate male”!
Forlì 18 novembre 2009
Giovanni Bendandi
CAP.1° IL CURIOSO CASO DELLA NUOVA STRADA DI VECCHIAZZANO
CAP.2° LENTE SUL PROGETTO DELLA NUOVA STRADA DI VECCHIAZZANO
CAP.3° LA PROPOSTA ALTERNATIVA: VIA VECLEZIO - VIALE DELL’APPENNINO
CAP.4° A PROPOSITO DELLA CAVA
CAP.5° NON FACCIAMOCI DEL MALE
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