05/11/2024 | 2418 articoli | 1628 commenti | 956 utenti iscritti | 6751 immagini | 52466812
login | registrati

Ultima iscrizione, Giulio B.

Ultimi e i più Cliccati
Argomenti
67
25
17
169
11
69
20
22
7
4
2
366
215
57
27
21
29
9
89
25
23
159
364
5
27
3
5
2
104
6
9
23
12
12
41
54
118
6
20

Dicembre 2033
L M M G V S D
1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031

- - - - - - -

Articolo inserito da Claudia Lombardi in data 28/11/2008
Info a Vecchiazzano
letto 9646 volte in 15 anni 11 mesi e 16 giorni (1,66)
Lunedì 1 Dicembre - Giornata Mondiale contro gli inceneritori

In occasione di questa giornata, 1 Dicembre, lunedì fermiamoci e riflettiamo un momento:



Scritto da Roberto Topino   
venerdì 28 novembre 2008

I termovalorizzatori sono responsabili della diffusione di idrocarburi aromatici policiclici, di policlorobifenili (PCB), di metalli pesanti, quali piombo, zinco, rame, cromo, cadmio, arsenico, mercurio e di furani; inoltre, come qualsiasi processo di combustione, rilasciano nell'aria polveri sottili, la cui quantità emessa aumenta al crescere della temperatura (specialmente il particolato ultrafine PM<2,5).

A proposito di mercurio, la maggioranza degli studiosi sostiene che è pressoché impossibile escogitare sistemi efficaci per abbatterne con sicurezza l'emissione; ricordiamo che il mercurio provoca gravissimi danni al sistema nervoso centrale. Per quanto riguarda le polveri fini PM2,5 e quelle ultrafini (da PM2,5 a PM0,1) di tipo inorganico, va innanzitutto detto che non esistono filtri efficaci, per cui un limite alla loro emissione non sarebbe attuabile al momento, se non vietando il funzionamento degli impianti di incenerimento. Le nanopolveri o particolato ultrafine, cioè quelle a PM<2,5, sono responsabili, secondo dati OMS

del 2005, di un calo di vita medio di 8,6 mesi in Europa e di 9 mesi in Italia (morti cardiovascolari e respiratorie).

L'azione mutagena e cancerogena degli idrocarburi aromatici policiclici e del policlorobifenile è fin troppo nota, mentre per quanto riguarda il cadmio, questo ha mostrato un danno genotossico da stress ossidativi con accumulo nel sistema nervoso centrale, renale ed epatico e inoltre è causa di malformazioni fetali e cancerogenesi a carico di diversi tessuti.

La verità sulla termovalorizzazione si basa su leggi scientifiche esatte, nulla si crea e nulla si distrugge: se brucio una tonnellata di rifiuti produco una tonnellata di altre cose, in questo caso, più pericolose, che vengono disperse nell’ambiente.

Sono fatti che nessuno può contestare.

 

Cordialmente

Dott. Roberto Topino

Specialista in Medicina del Lavoro

fai conoscere questo articolo ad un amico


Commenti
 
commenta questo articolo
PENCIL ©
Copyright 2006-2024
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
 
     
torna su